di Luca Ravaglia
Sette anni di tempo, che potrebbero diventare nove, per continuare a percorrere una strada tracciata decenni fa, con la nascita di quella che era la ’Basket’82’ e che ora è la ’Cesena 2005’. Sono cambiati i nomi, ma non le persone e gli approcci, quelli che ruotano sempre e solo intorno alla stessa priorità: curare al meglio il vivaio.
"Essere riusciti ad aggiudicarci nuovamente il bando della gestione del PalaIppo - commentano il presidente Francesco Fagioli e il suo vice Carlo Zoffoli - ci permette di continuare a pianificare al meglio le attività di un gruppo di circa 500 atleti che dal minibasket alla prima squadra vivono la pallacanestro col cuore. Il loro entusiasmo è il principale motore del club, sono loro a spingerci a fare sempre meglio e sempre di più, in un contesto che in ogni caso non è facile da affrontare, prima di tutto per via dei tanti cambiamenti messi in atto in questo mondo".
La prima squadra disputerà il campionato alle porte nella nuova ’Divisione Regionale 1’, ex serie D, militando in un girone con 19 pretendenti, sparse per tutta l’Emilia Romagna: "Sarà impegnativo; l’intento è salvarci continuando a fare crescere i nostri ragazzi, alcuni dei quali promettono davvero bene e sono già nel mirino di club del territorio anche molto blasonati. Su tutti, citiamo la collaborazione con Forlì, che non è però l’unica, perché si unisce a quelle con la Pallacanestro Cesena, il San Piero in Bagno e la Nuova Virtus di basket femminile, che milita in serie B e che giocherà le gare interne proprio al PalaIppo".
La serie B è una categoria che evoca ricordi (relativamente) freschi e (in parte) gratificanti. Fino a due anni fa al Carisport giocavano i Tigers, che nella loro prima stagione a Cesena arrivarono a un canestro dalla A2. Ora i Tigers, che lo scorso anno si erano trasferiti a Cervia, retrocedendo, cercano una nuova casa. Che potrebbe tornare ad essere in città. Perché a prescindere da tutto e da tutti, Cesena, merita fortemente un palcoscenico che sia di almeno un paio di scalini superiore rispetto a quello attuale.
"Nelle prossime ore - riprendono i dirigenti della 2005 - avremo un nuovo incontro coi Tigers. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di vederli giocare al Palaippo. Nessuna preclusione".
Nel frattempo l’ossatura del roster che sarà guidato dalla ’bandiera’ Marco Vandelli è fatta di tante conferme di giovani provenienti proprio dal vivaio.
"Le basi sono solide e ci spingono anche a rilanciare: contiamo di effettuare una serie di interventi al PalaIppo (in questo modo la concessione potrebbe essere prolungata di due anni, arrivano a nove, ndr) sia per quanto riguarda l’aspetto estetico che funzionale. Vogliamo per esempio allargare la palestra interna, attorno alla quale ruotano le attività di Emanuele Montaguti, che cura la preparazione dei nostri atleti e non solo".
A chiudere il cerchio ci sono poi i progetti a più smaccata caratura sociale, come le collaborazioni con la nazionale italiana sordi, o col gruppo baskin di Faenza che riunisce atleti diversamente abili.
"Non dimentichiamo nemmeno i rapporti molto solidi con Fabrizio Miserocchi, nostro ex atleta e ora punto di riferimento dello Ior".
La conclusione riguarda il nuovo inizio, quello degli atleti che sono già al lavoro in preparazione dei rispettivi campionati.
"Per i più piccoli, nati tra il 2013 e il 2018, l’11, il 12, il 13 e il 14 settembre organizzeremo open day gratuiti".