
Cristian Shpendi, il pezzo pregiato del Cavalluccio
L’attacco bianconero, un reparto completamente da inventare. Senz’altro un lavoro non da poco per il ds Filippo Fusco visto che notoriamente trovare punte che garantiscono gol, per quanto nel calcio possano esistere questo tipo di garanzie, è difficile e costoso. Dopo il ritorno alla casa base di Flavio Russo (Sassuolo) e Antonino La Gumina (Sampdoria) oltre a quelli di Mirko Antonucci (Spezia) e Elayis Tavsan (Verona), non propriamente attaccanti ma spesso usati da Mignani come tali, la lista dei bomber al momento conta il solo Cristian Shpendi oltre a Roberto Ogunseye di ritorno dal prestito all’Arezzo per il quale si cercherà però un’altra sistemazione. Se anche il gemello in estate dovesse cambiare aria, ipotesi nemmeno troppo remota visto l’interesse suscitato dal suo exploit al primo anno in cadetteria (11 reti dopo le 22 messe a segno l’anno prima, tra campionato e coppa, in C) – piace a Fiorentina, Torino e Bologna – e la volontà del Cavalluccio di fare cassa con il suo pezzo pregiato, l’attacco risulterebbe azzerato o quasi. Lavoro dicevamo arduo per chi si occupa di mercato, almeno tre, o anche quattro in caso di partenza di Shpendi, gli elementi da inserire in organico e possibilmente tutti in grado di dare peso al reparto.
A una settimana esatta dall’apertura delle trattative , la sessione estiva comincia il primo luglio, tante voci ma logicamente poche certezze. Il Cavalluccio avrebbe però già bloccato il giovane esterno sinistro Emanuele Rao, classe 2006 reduce da un campionato di C con la Spal (37 presenze, cinque reti e due assist per lui) e svincolato dopo il fallimento del club ferrarese. A meno di sorprese, l’accordo può infatti essere formalizzato solo il primo luglio, sarà lui il primo tassello dello scacchiere avanzato, in cui non potrà mancare anche un ariete di stazza, un giocatore cioè che in area faccia valere fisico e magari bravo nel gioco aereo. Quello che la scorsa stagione, nei piani, doveva essere prima Sidney van Hooijdonk, poi da gennaio, visto il flop dell’olandese, Flavio Russo.
In questi giorni si è fatto il nome del classe 2005 del Palermo Giacomo Corona, 10 reti in 35 gare nel Pontedera al suo primo anno tra i professionisti, un profilo interessante ma, come Rao, una scommessa in B. Non possono mancare poi un paio di elementi alla Shpendi, bravi sia come seconde punte ma all’occorrenza anche utilizzabili come centravanti di manovra e in grado di concludere l’azione partendo da lontano. Infine potrebbe far comodo un brevilineo capace di districarsi negli spazi stretti e magari veloce anche nel contropiede, quello che fino a gennaio faceva, anche se a corrente alternata, Augustus Kargbo. Tornando invece ad Ogunseye il suo contratto con il Cesena scade a giugno 2026, ha uno stipendio importante, appesantito dall’ incremento legato alla promozione in B, per questo non sarà facile trovare una sistemazione se non mantenendolo in tutto o in larga parte a libro paga.
Andrea Baraghini