Cesena calcio, la gestione Campedelli a processo, ma la presenza di Igor è in dubbio

L’ex patron bianconero pare intenzionato a restare in Portogallo

Igor Campedelli  con Maurizio Marin, all’epoca presidente della società ‘Cesena 1940’ che controllava l’Ac Cesena spa, imputato nello stesso procedimento. Il terzo accusato è l’imprenditore alberghiero Potito Trovato

Igor Campedelli con Maurizio Marin, all’epoca presidente della società ‘Cesena 1940’ che controllava l’Ac Cesena spa, imputato nello stesso procedimento. Il terzo accusato è l’imprenditore alberghiero Potito Trovato

Cesena, 18 marzo 2016 - Il processo per i soldi sottratti al Cesena Calcio entra nel vivo  in tribunale a Forlì davanti al giudice monocratico Roberta Dioguardi. Sul banco degli imputati ci sono l’ex presidente del Cesena Calcio Igor Campedelli, che attualmente vive in Portogallo, Maurizio Marin, già presidente della società Cesena 1940 che formalmente controllava l’Ac Cesena spa, e Potito Trovato, imprenditore del settore alberghiero e immobiliare della riviera cesenate. O meglio, dovrebbero esserci perché finora, sia all’udienza preliminare nella quale furono rinviati a giudizio, sia nell’udienza di apertura del processo che si è tenuta il 7 luglio dell’anno scorso, nessuno dei tre si è presentato, preferendo lasciare il campo ai loro avvocati difensori: Fabio Belloni di Milano per Campedelli, Luca Ferrini di Cesena per Maurizio Marin e Antonio Baldacci di Cesena per Potito Trovato.

Le accuse nei confronti dei tre imputati sono relative a numerose operazioni contabili e finanziarie effettuate con lo scopo di spostare denaro dalle casse del Cesena Calcio ad altre società e poi di farlo sparire. Secondo le indagini portate avanti dalla Polizia di Stato ci furono due tipi di operazioni: alcune effettuate realmente e poi pagate in base a fatture emesse per cifre assai più elevate di quelle corrispondenti al valore della prestazione resa; altre prestazioni, invece, non sarebbero mai state effettuate, ma ugualmente fatturate e pagate. La maggior parte delle operazioni riguardavano contratti per la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio Dino Manuzzi affidata a società che facevano capo a Trovato.

In totale le operazioni inesistenti o sovrafatturate contestate a Igor Campedelli, Maurizio Marin e Potito Trovato si aggirano sui cinque milioni di euro. Oltre a creare una ‘provvista’ di denaro senza controllo fiscale, queste operazioni consentivano di evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto.

Questa mattina l’udienza sarà aperta dall’audizione di Giorgio Lugaresi, che diede il via all’inchieste penale quando, subentrato a Igor Campedelli alla presidenza del Cesena, presentò alla Polizia un esposto nel quale riferiva di fatture regolarmente pagate a società che facevano capo a Trovato per prestazioni non effettuate: in particolare i lavori di manutenzione dello stadio, lo sgombero del campo di gioco e delle aree destinate al pubblico dopo il ‘nevone’ del 2012, e l’affitto di alcuni appartamenti in riviera.

Lugaresi, che si è costituito parte civile al processo come legale rappresentante dell’Ac Cesena, chiedendo un risarcimento di due milioni di euro, è affiancato dall’avvocato Giovanni Maio. Davanti al giudice dovranno poi sfilare i 18 testimoni citati dalla Procura della Repubblica, per la maggior parte dipendenti e collaboratori dell’Ac Cesena.