Cesena, 23 ottobre 2019 - Il Cesena riesce nell’impresa di farsi gol praticamente da solo e a perdere contro un Sudtirol (è 0-1 al termine ) arrivato al Manuzzi col cestino da pic-nic e lo strudel in mano. La banda di modesto è un’orchestra stonata, capace di racimolare appena 5 punti in 7 partite, e ora Ravenna ha l’odore di un crocevia importante per la panchina del tecnico. Che se da una parte ha iniziato a scricchiolare pesantemente, dall’altra continua a ricevere puntelli dalla società (che ha rinnovato la fiducia al tecnico ). Eppure contro gli altoatesini biancorossi è il Cesena ad avere più occasioni, ma manca il killer instinct . D’altronde non può essere diversamente quando hai il tuo miglior sicario in panchina (Butic entrerà solamente al 65’, e verrà inspiegabilmente dirottato sulla fascia destra). E così le occasioni fioccano, ma vengono sprecate con la stessa velocità. E il palo di Zerbin nel primo tempo sta ancora gridando vendetta, soprattutto perché Valeri con lo scarpino sfiora solo. E così ad approfittarne sono gli ospiti: Petrella entra al 76’ e tocca il suo primo pallone liberando l’area bolzanina da una punizione del Cesena. Ma dalla lunetta della propria area parte un coast-to-coast di 80 metri , che porta il piccoletto (appena 1 metro e 64 centimetri) indisturbato a ridosso dell’area di Agliardi, che poi fulmina. Il Cesena risponde con Butic (due volte è un gatto Cucchetti) e poco altro. Il resto sono solo fischi da tutto l’Orogel Manuzzi ai bianconeri .