Ex colonie, ecco il progetto per trasformarle in alberghi

Prevista anche la costruzione di attività commerciali

Le colonie oggi versano in stato di abbandono (foto Ravaglia)

Le colonie oggi versano in stato di abbandono (foto Ravaglia)

Cesena, 22 dicembre 2015 - Decolla il progetto della città delle colonie. Ieri i proprietari dei terreni e degli immobili della zona mare di ponente a ridosso del centro, hanno firmato il protocollo d’intesa con comune e provincia.

Il piano prevede la trasformazione di tredici colonie in alberghi e attività commerciali. Siamo in un’area di sedici ettari, dove oltre alle colonie ci sono importanti vie di comunicazione, impianti sportivi e il parco di Atlantica. L’amministrazione punta sulle caratteristiche del progetto realizzato dallo studio associato Preger di Cesena, che prevede oltre il 53% della cubatura di ricettivo turistico (quattro alberghi), il 42% di alloggi distribuiti in nove palazzine e il 5% di commerciale.

Il sindaco Buda è soddisfatto: «Una giornata storica per Cesenatico. Dopo decenni di parole, si passa ai fatti. I punti forti sono il salvataggio di Atlantica e la riduzione del costruito, che significa meno cemento e maggiore spazio per i servizi».

Il protocollo d’intesa è stato firmato dal progettista Edoardo Preger, per il Comune dal sindaco Roberto Buda, per la provincia dalla vicepresidente Cristina Nicoletti; per le società Cesenatico Resort, Frontemare ed Esmeralda ha firmato Davide Liuzzi; per la società Sotero Ferdinando Pantani, per Cabit Gino Abbondanza, per Zanigni Armando Zanigni, per il gruppo Forlivesi il curatore Fabrizio Panzavolta e la liquidatrice Francesca Antonelli.

Preger evidenzia gli elementi chiave dell’operazione: «E’ un progetto unico sull’intera riviera. I quattro alberghi sono distinti in uno grande da 200 camere e tre medi da 80-100 camere; il residenziale, pensato a valenza turistica, è suddiviso in 250 unità di pregio. Nella zona mare faremo la differenza, costruendo una duna di sabbia alta 2 metri e 30, sulla quale realizzeremo una passeggiata sino al porto. I 500 metri fronte mare saranno rivisti, con soli 4 stabilimenti balneari in legno. Nel complesso gli spazi fruibili raddoppieranno. A questo si aggiungeranno piste ciclabili e un grande parcheggio in via Magellano».