Cesenatico e l'estate 2020, il Coronavirus fa tremare il mercato degli affitti

Le agenzie registrano un consistente calo delle prenotazioni, ma restano fiduciose su un recupero in corso di stagione

Una cliente davanti agli avvisi di un'agenzia immobiliare (foto di repertorio)

Una cliente davanti agli avvisi di un'agenzia immobiliare (foto di repertorio)

Cesenatico (Forlì-Cesena), 15 aprile 2020 - Assieme agli albergatori ed agli operatori di spiaggia, anche i proprietari degli appartamenti estivi seguono con apprensione e grande attenzione l’evolversi del mercato turistico, quest’anno inevitabilmente penalizzato dall’emergenza sanitaria. Un punto di riferimento in riviera è Giorgio Zenobi, titolare dell’agenzia "Solaria" in viale Trento a Cesenatico, il quale gestisce 70 appartamenti ed è delegato per il settore turistico in Romagna della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali. Zenobi fotografa così la situazione: "Quest’anno avremo un consistente calo delle prenotazioni, perché oltre al mese di marzo perderemo buona parte di aprile. Il 2020 era iniziato con buoni auspici, con un incremento del 5-10 per cento in gennaio e febbraio, andavamo forte e contiamo di recuperare terreno al più presto. Sinora non ci sono disdette, personalmente in questi giorni ho chiamato tutti coloro che avevano prenotato ed hanno confermato. Anzi, i turisti hanno un grande entusiasmo e mai come quest’anno dimostrano di avere una gran voglia di vacanza e di mare".

"Le previsioni – pro segue Zenobi – sono difficili perché non ci sono certezze, ma soltanto ipotesi, attendiamo i protocolli a cui attenerci. Mai come in questo momento occorre avere prudenza e saper valutare se i turisti potranno venire come prima, quale sarà lo scenario e come possiamo lavorare. Una volta che si potrà circolare liberamente, mi aspetto una concentrazione di offerte di ogni tipo, con il mercato che cambierà molto".

Carlo Battistini dell’agenzia "Mizar" è uno dei professionisti più esperti del settore, titolare di due agenzie, a Cesenatico in viale Roma e a Valverde, dove gestisce 250 alloggi estivi per complessivi mille posti letto: "Il momento è difficile - dice -, ma a nostro avviso la stagione non è da buttare. Noi abbiamo avuto tante richieste in gennaio e febbraio, soprattutto per il mese di giugno; a marzo le prenotazioni si sono fermate con il culmine dell’emergenza, tuttavia questa settimana qualcosa si è mosso, con varie richieste di informazioni. Sinora non ci sono molte disdette, abbiamo tenuto abbastanza, con il bacino di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma molto buono, ma abbiamo anche richieste da Lombardia, Veneto e altre regioni".

In questi primi mesi quanto è calato il vostro mercato? "Possiamo quantificare un 20-30 per cento in meno, è un brutto colpo, non lo nascondiamo, tuttavia sono moderatamente ottimista, anche se dobbiamo tenere in considerazione quanto inciderà nella gente la paura del futuro e di conseguenza la contrazione dei consumi; la vacanza non è indispensabile come il pane, ma gli italiani la vogliono fare". Secondo voi quali sono i motivi, perché ci sono tante famiglie che continuano a prenotare? "Cesenatico è una località dove la qualità della vita è alta, le famiglie possono trascorrere momenti piacevoli ed abbiamo sul mercato parecchi immobili con un rapporto qualità-prezzo molto buono rispetto ad altre spiagge, cosa determinante e influente per la scelta di molti vacanzieri".

C’è chi ipotizza, alla luce di possibili restrizioni negli hotel, una discreta stagione per gli affitti. "E’ una voce che circola in molti ambienti – risponde Battistini – Forse gli appartamenti saranno meno penalizzati rispetto agli alberghi, perché negli alloggi estivi si può stare isolati e le famiglie rispettano sempre le distanze. Potrebbe essere una vacanza più agevolata, tuttavia le preoccupazioni ci sono e anche parecchie, ma guai ad essere pessimisti e a vedere tutto nero, piuttosto cerchiamo di salvare la stagione tutti assieme".