Cesenatico, l’aperitivo dura tutto il giorno

Tante le persone ieri in Riviera dalla provincia, dall’Emilia e dalle regioni vicine. Regole ferree e coprifuoco: non resta che iniziare prima..

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La Riviera è stata letteralmente presa d’assalto nella prima domenica da zona gialla. Il centro storico di Cesenatico, il porto canale e viale Carducci, sono state le mete scelte da migliaia di turisti ed emiliano-romagnoli che hanno voluto godere le prime passeggiate con temperature superiori ai venti gradi. È stata la prima domenica con temperature quasi estive, in cui si cerca di far coesistere le grandi affluenze con la necessità di osservare ancora delle misure di sicurezza per evitare i contagi.

Tante le famiglie, le coppie e le comitive di giovani desiderosi di stare all’aria aperta, respirare a pieni polmoni e dimenticare, per quanto sia possibile, mesi di ristrettezze in cui non è stato possibile prendere un caffè al banco o gustare un piatto in compagnia.

La pandemia e le regole da rispettare cambiano le abitudini: c’è chi ha pranzato alle 11 e chi sul lungomare ha iniziato a fare aperitivo a metà pomeriggio. L’ansia di tutti, clienti e gestori, è rispettare il coprifuoco alle 22. Accade così di vedere il Cafè degli Artisti aperto al mattino e altri pub invertire completamente gli orari. Fra le altre attività, hanno lavorato molto anche le gelaterie e i chioschi, dove si sono registrate parecchie file. Ieri è stata anche la prima domenica in cui sono state anticipate le Ztl nelle vie Fiorentini, Saffi e Mazzini, consentendo di lavorare anche ai ristoranti che non hanno spazi esterni. Questa soluzione è stata importante, ma non basta, perché gli spazi interni dei locali sono importanti.

Turisti a parte, il profumo del mare e la giornata di sole aveva convinto fin dal mattino molti cesenati, stremati da mesi di divieti e restrizioni, a spingersi nella vicina Cesenatico. Lungo la strada che conduce alla Riviera il traffico è più che sostenuto fin dalla prima parte della mattina, arrivando al suo apice man mano che si avvicina l’ora di pranzo, quando il termometro sale e i bar e i ristoranti sul porto canale si vestono a festa proponendo il loro meglio: pesce di qualità servito davanti a una vista impagabile.

Per sedersi serve aver prenotato, per gli altri ci sono i chioschi di piadina o il fritto da passeggio, da gustare con la mascherina abbassata e il sole sugli occhi. Non sarà ancora tempo per il costume, ma in spiaggia sono già in tanti a dire la loro, sgranchendosi le gambe lungo l’arenile, sguinzagliando i bimbi sulla sabbia – i piedi sulla sabbia, che meraviglia, dopo mesi su mesi in pantofole davanti ai computer per la didattica a distanza – o rilassandosi al bar. Come fanno le quattro amiche che brindano con una buona bottiglia all’estate che si avvicina e soprattutto a una battaglia, quella contro il virus, che si spera stia finalmente prendendo la direzione giusta.

Durante la settimana a regalare il buon umore ci saranno anche i numeri crescenti dei vaccinati, ma ora, di domenica, con 22 gradi e sotto il sole, alla pandemia nessuno ha voglia di pensare, pure senza sottovalutare i rischi. Lo dimostrano i comportamenti dei turisti per un giorno, che pure in riva al mare in larghissima parte non rinunciano a proteggere naso e bocca. Perché è l’ultimo sforzo, perché tanto il mare è bello comunque, perché mascherina o no, la vita sta ricominciando a dare il meglio di sé.

Giacomo Mascellani

Luca Ravaglia