Cesuola, parte il risanamento delle fogne

Al via le indagini preliminari, prima tranche dell’opera da 20 milioni per mettere al riparo l’area urbana dalle alluvioni del torrente

Migration

dI Paolo Morelli

Quasi un anno dopo la firma del protocollo d’intesa per il risanamento ambientale, strutturale e idraulico del torrente Cesuola, che i cesenati chiamano familiarmente ‘la Giula’, qualcosa sta finalmente cominciando a muoversi.

Pochi giorni fa in piazzale Leandro Marconi, nei pressi del ristorante Guttaperga, è stato affisso un cartello che annuncia l’inizio deile indagini preliminari per il risanamento fognario del torrente Cesuola nel tratto coperto, dalla Portaccia ai Giardini di Serravalle. Il lavoro, dell’importo totale di 40mila euro, prenderà il via il 19 settembre e dovrebbe concludersi entro febbraio 2023.

Si tratta del primo passo di una complessa opera volta a risanare il torrente dal punto di vista ambientale (raccoglie gli scarichi fognari delle abitazioni e attività del centro storico) e a mettere in sicurezza da possibili alluvioni il centro di Cesena (il Cesuola scorre per un lungo tratto sotto le strade, lambendo anche il palazzo comunale, prima di sfociare nel Savio a valle del Ponte Nuovo) che coinvolge l’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale, Hera e il Comune di Cesena), per un importo totale di circa venti milioni di euro.

A chiedere a gran voce il risanamento del torrente Cesuola, anche con clamorose manifestazioni pubbliche di protesta per le quali fu denunciato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Lucchi, fu Graziano Castglia, indomito personaggio cesenate che fu poi assolto in tribunale. "Finalmente qualcosa si muove - ha detto Castiglia - in seguito alle mie proteste perché nessuno si preoccupava del degrado ambientale e del rischio idrogeologico rappresentato dal torrente Cesuola. Ma ci sono ancora molte cose da fare delle quali nessuno parla: ci sono costruzioni realizzate abusivamente sul suolo demaniale relativo al Cesuola per le quali è stata disposta la demolizione da anni, ma che rimangono al loro posto senza che nessuno spieghi il motivo, mentre i dirigenti del Comune continuano a percepire premi e incentivi". La prima parte dell’intervento sul corso d’acqua che nasce a Sorrivoli, nel comune di Roncofreddo, e si sviluppa per circa dieci chilometri prima di sfociare nel fiume Savio, interesserà il tratto a cielo aperto del torrente, dall’area di sedimentazione denominata Cà Mazzotti che si trova a monte della discarica di Rio Eremo, fino alla Portaccia, nei pressi della chiesa di Sant’Agostino.

L’importo di questi lavori un anno fa era stato previsto in 5,9 milioni di euro, coperti da finanziamenti regionali e ministeriali, ma alla luce dell’andamento generale dell’economia è probabile che la cifra andrà rivista. Successivamente è prevista la realizzazione di altre opere principali per la messa in sicurezza idraulica da utilizzare in caso di piene eccezionali del torrente Cesuola: una cassa di espansione a Ponte Abbadesse, che ha già sollevato parecchie proteste, e un’area di laminazione nel parco del cimitero urbano.