Chiara Bolognesi, a Cesena riesumato il corpo della ragazza morta 31 anni fa: legami con altre due ragazze abusate

Per gli investigatori potrebbe aver agito un solo killer: si segue la pista di un uomo legato agli ambienti religiosi con precedenti per violenza su giovani donne

Cesena, 2 febbraio 2023 – Altre due ragazze abusate: questo è uno degli elementi che ha dato il via alla riapertura delle indagini sulla morte di Chiara Bolognesi e sulla scomparsa Cristina Golinucci. Queste altre due giovani all'inizio degli anni Novanta frequentavano gli stessi ambienti di Chiara e Cristina: gli abusi sarebbero stati perpetrati da parte di un uomo, con precedenti, inserito nel mondo cattolico cesenate.

Riesumato il corpo di Chiara Bolognesi

Intanto, questa mattina al cimitero di Cesena, carabinieri e polizia, assieme ai delegati della procura di Forlì con il pubblico ministero Laura Brunelli e l’anatomopatologa Donatella Fedeli, hanno riesumato i resti di Chiara Bolognesi, trovata morta nel fiume Savio di Cesena nell’ottobre del 1992.

Era presente il padre della vittima ma la famiglia  si è trincerata nel riserbo più totale e non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda dolorosa che si riapre dopo 30 anni.

L’ex investigatore: “Io credo nel suicidio della ragazza”

L’anatomopatologa ha precisato che hanno a disposizione “strumenti e tecnologie all’avanguardia ed eccezionali” che potrebbero permettere di far luce sulla drammatica storia, che forse è stata chiusa troppo presto 30 anni fa, quando si è ritenuto che la giovane 18enne fosse morta suicida.

La pista del mostro

Ora dopo trent’anni si indaga per omicidio, in correlazione con il caso della scomparsa di Cristina Golinucci. Per gli investigatori potrebbe aver agito un solo killer: si segue la pista di un uomo con precedenti per violenza su giovani donne. Un uomo che avrebbe conosciuto entrambe le ragazze.

A innescare le nuove indagini ci sarebbero novità sulle storia di altre due ragazze, che all'inizio degli anni Novanta frequentavano ambienti religiosi vicini a quelli di Chiara Bolognesi e Cristina Golinucci e che in quell'epoca avrebbero subìto violenze sessuali da parte di un uomo, inserito nel mondo cattolico cesenate.

Abusi però mai denunciati alle forze di polizia. Lo raccontano alcune testimonianze, raccolte nel 2010 e che sarebbero, assieme ad altri elementi, alla base della riapertura delle indagini sul cold case. La nuova inchiesta, contro ignoti è coordinata dal pm Laura Brunelli ed è stata sollecitata da un esposto dell'associazione Penelope, assistita dall'avvocato Barbara Iannuccelli.

L’associazione Penelope

A fondare l’associazione sono state la mamma di Elisa Claps, Filomena, e Marisa Degli Angeli. mamma di Cristina Golinucci, svanita nel nulla a 21 anni l’1 settembre 1992 (quindi un mese prima d Chiara Bolognesi): di lei non si è saputo mai più nulla. 

Chiara e Cristina, storie parallele

Le due due giovani non si conoscevano, ma scomparvero da zone vicine l’una all’altra. Di Cristina Golinucci, che aveva 21 anni, si persero le tracce il primo settembre dopo aver parcheggiato l’auto nei pressi del convento dei frati Cappuccini, mentre Chiara Bolognesi, allora 18enne, scomparve il 7 ottobre dopo essere stata a trovare un’amica a Ponte Abbadesse.

Cristina si era diplomata nella stessa scuola di Chiara, conosceva le stesse persone di Chiara e le due ragazze frequentavano la stessa associazione di volontariato, l’Avo, attraverso la quale si prendevano cura dei malati in ospedale. Secondo l’avvocata Barbara Iannuccelli, dell'associazione Penelope “c'è un unico assassino che le ha uccise entrambe. È ora che crolli il muro di omertà”.