Cesena, chirurgia estetica in aumento tra i giovani. E tanti sono minorenni

Il chirurgo plastico Federico Greco: "Tra le richieste naso e orecchie. Ma a molti devo chiedere di tornare con i genitori"

Federico Greco

Federico Greco

Cesena, 9 dicembre 2018 - Un ritocchino sotto l’albero. Il bisturi è sempre più utilizzato in Italia, dove si è assistito alla crescita dell’utilizzo del cosiddetto ‘ritocchino’, anche tra gli under 25. In Italia la percentuale di operazioni estetiche è del 3,9%, sopra il Messico. Sopra di noi: India, Russia, Giappone e Brasile. E gli Usa, che stravincono un primo posto con il 15,3%. In Italia il 15,8% delle ragazze tra i 13 e i 15 anni ha fatto ricorso alla chirurgia per curarsi l’acne, ridurre i peli o rifare naso, seno e orecchie. Sale al 25% la statistica se si fa riferimento alle ragazze dai 18 ai 25 anni: il 25% ha fatto ricorso a un ritocchino, il 3, 6% di loro più di una volta. Allarmante anche il dato sulle ore trascorse davanti allo specchio: in media 5,6 alla settimana. La maggior parte di coloro che si rivolgono al chirurgo sono under 25.

Il ricorso al chirurgo plastico è sempre più precoce anche nel Cesenate dove due giovani uomini su 10 si affidano al bisturi per vanità o per necessità. Lo conferma il chirurgo plastico Federico Greco che opera alla Casa di Cura di San Lorenzino di Cesena e che sottolinea come oggi l’intervento estetico sia richiesto «come regalo di Natale o di compleanno».

I più giovani desiderano realizzare un sogno o correggere un difetto fisico?

“Entrambe le cose. Spesso infatti ai più giovani chiedo di ritornare con uno dei genitori”.

Chi arriva da lei?

“Un po’ tutti: dai 18 ai 60 anni Il problema è cercare di non fare trattamenti troppo precoci. Molto spesso non si rendono conto. Seguono le mode, ma non tutti possono sottoporsi a un intervento chirurgico”.

Ha anche clienti uomini?

“In alcuni periodi la mia clientela è composta soprattutto da loro”.

Quali sono le loro richieste più frequenti?

“I giovanissimi mi chiedono di eliminare problemi fisici che creano traumi psicologici: naso grosso, orecchie a sventola. Pratico di frequente la ginecomastia: spesso gli adolescenti sono derisi per avere mammelle troppo grandi”.

Quindi non è sempre un vezzo?

“Non sempre. Molte donne arrivano con problematiche legate al seno: essere completamente piatte è un problema fisico che crea blocchi psicologici. Ma ci sono anche tante persone che come vanno dal parrucchiere per migliorare l’estetica dei capelli si recano dal chirurgo per migliorarsi”.

I giovani sono sostenuti dai genitori?

“Moltissimi vengono da soli. Dipende dal tipo di problematica”.

Quanto sono disposti a spendere?

“Spesso optano per trattamenti piccoli che costano qualche centinaio di euro: si pensi alle punture di botulino. Molto gettonato tra i giovani è il rinofiller: iniezioni di acido ialuronico che modificano la forma del naso senza fare interventi chirurgici. È una pratica che dura al massimo 15 minuti con un costo medio di 300 euro”.