Cesena, i fotografi di scena minacciano di abbandonare 'CliCiak'

Una lettera firmata da 71 professionisti contro il cambio di nome in 'Scatti di cinema'. "Azzerata una manifestazione unica in Italia"

Cesena, i fotografi di scena minacciano di abbandonare 'CliCiak'

Cesena, i fotografi di scena minacciano di abbandonare 'CliCiak'

Cesena, 16 giugno 2017 – Una decisione «infausta e arrogante», che arriva ad «azzerare una manifestazione avviata da altri, cancellando un marchio conosciuto e apprezzato nel mondo cinematografico, annullando un lunghissimo lavoro frutto di intuizione e amore, per il cinema e la fotografia». Per questo loro non ci stanno, e condividono un documento che porta 71 firme in cui annunciano che la 20esima edizione di CliCiak sarà l’ultima a cui parteciperanno, se il concorso prenderà definitivamente il nome ‘Scatti di Cinema’. Loro sono i fotografi di scena attivi oggi nel cinema italiano, i grandi protagonisti del concorso promosso dal Centro Cinema del Comune insieme alla Cineteca di Bologna, che per il secondo anno consecutivo vedrà la sua fase finale durante Piazze di Cinema, a luglio.

«In questi vent’anni CliCiak ha riproposto il ruolo del fotografo di scena, ridato una centralità a un mestiere, creato una vetrina dalla quale noi fotografi ci siamo proposti a un più vasto pubblico», scrivono nella lettera condivisa. «E’ divenuto la piazza dove noi tutti ci si incontrava per discutere del nostro mestiere. – proseguono - Il poderoso archivio fotografico di CliCiak, formatosi con le nostre foto, è diventato la casa dei fotografi di scena italiani». E poi sottolineano l’unicità della manifestazione, che negli anni ha cerato un archivio fotografico di quasi 20 mila immagini, portando il nome di CliCiak - e di Cesena - «in tutto il mondo», attraverso le numerose mostre all’estero, da Annecy fino a New York. «In occasione di questo ventennale era lecito attendersi una festa e un rilancio, sia economico che di personale, dell’evento e non, come si sta cercando di fare, la cancellazione della sua storia, con il cambiamento del nome, sia del concorso che dell’archivio fotografico».

E invece, con «motivazioni assolutamente pretestuose e in nome di una sbandierata modernità», si va a cancellare un marchio, conosciuto e apprezzato nel mondo cinematografico. «Per queste ragioni – concludono i fotografi - abbiamo unitariamente deciso di confermare la partecipazione alla 20esima edizione di CliCiak, e, ove venisse confermata la volontà di mutarne il nome, di rinunciare fin da ora a partecipare alle prossime edizioni o e a non consentire l’utilizzo delle nostre foto custodite nell’archivio CliCiak di Cesena in mostre o pubblicazioni che non siano da questo gestite e rechino chiaramente il logo CliCiak».

La lettera porta le firme di 71 fotografi: Gianni Fiorito, Angelo Raffaele Turetta, Stefano Montesi, Giuseppe D’Anna, Andrea Pirrello, Livio Bordone, Lucia Baldini, Valentina Glorioso, Paolo Porto, Stefano D’Amadio, Chico De Luigi, Simona Pampallona, Thomas Toti, Giulio Azzarello, Sonia Maccari, Massimo Calabria, Marina Alessi, Paolo Ciriello, Stefano Schirato, Masiar Pasquali, Lia Pasqualino, Simone Falso, Monica Chiappara, Valerio Ferrario, Federico Vagliati, Raffaella Traniello, Anna Camerlingo, Andrea Catoni, Daniele Mantione, Emanuela Scarpa, Jessica Guidi, Barbara Oizmud, Fabio Bacci, Nicola Casamassima, Loris Zambelli, Fabrizio Di Giulio, Martina Acazi, Silvia Claut, Alberto Novelli, Mario Cicala, Guido Salvini, Igor Gentili, Franco Origlia, Marco Alberto Desogus, Adriana Abbrescia, Cristina Di Paolo Antonio, Alfredo Falvo, Andrea Di Lorenzo, Michela Alessia Marcato, Paolo Jacob, Philippe Antonello, Mario Spada, Mauro Santoro, Greta Regine de Lazzaris, Tullio De Orsola, Aliocha Merker, Maila Iacovelli, Fabrizio Marchesi, Gianfranco Mura, Andrea Miconi, Antonio Pizzichino, Franco Bellomo, Jessica Hauf, Umberto Montiroli, Angelo Di Pietro, Guido Mori, Moris Puccio, Paola Emanuel, Fabio Zayed, Luisa Cosentino, Silvia Bavetta.