Col georadar per esplorare il castello di Corzano

La conferenza svoltasi a Palazzo Pesarini è stata dedicata alle ricerche finalizzate a cercare di rilevare eventuali strutture sepolte nel sottosuolo

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Nelle viscere del castello medievale di Corzano. Promossa dall’Associazione ’Il Faro di Corzano’, si è infatti svolta, nella corte di Palazzo Pesarini la conferenza dedicata alle ricerche col georadar dei ruderi di quello che fu un importante castello. Ricerche finalizzate a rilevare eventuali strutture sepolte nel sottosuolo, dove svettava quell’antico castello, che fu anche dei Conti Guidi. Dice in proposito il presidente del "Faro", Bartolomeo Balzoni: "Questa conferenza fa seguito a quella del 19 agosto 2021, dove presentammo il risultato di ricerche che rilevarono interessanti indizi di strutture nel sottosuolo. Per avere una maggiore risoluzione, quelle ricerche necessitavano di una indagine più approfondita, con apparecchiature più sofisticate come il georadar. Il consiglio dell’Associazione ha dato parere favorevole per la loro esecuzione. A seguito delle indagini col georadar - prosegue Balzoni - si è riusciti a stabilire la vera conformazione perimetrale muraria della Rocca, delle probabili fondamenta di una torre, di una cinta mura difensiva esterna alla Rocca e la conferma dell’esistenza di abitazioni nel sottosuolo del pianoro tra la Rocca e il santuario della Madonna di Corzano".

Ma non è finita qui: "Con questa conferenza e con l’avvenuta mostra della documentazione grafica sulle ricerche a Corzano, la nostra Associazione termina un importante studio di indagine sullo stato di fatto del castello di Corzano, un luogo che tanto significa per la storia e l’identità culturale della nostra comunità. Una ricerca completamente finanziata dalle nostre casse con il contributo di aziende, commercianti, Istituti bancari, e di privati cittadini che ci hanno permesso di coprire quasi per intero i relativi costi e che vogliamo ringraziare.

Ora restiamo fiduciosi - chiude Balzoni - che quanto prodotto dalla nostra Associazione con questa ricerca, sia un primo passo, ma anche un valido aiuto per sensibilizzare e promuovere nelle Istituzioni preposte quel percorso che porti a promuovere i progetti di fattibilità con il fine di intervenire sui ruderi del castello di Corzano con opere di consolidamento. Opere non più rimandabili su quel che rimane del castello, e perché no, anche per la promozione di iniziative che prevedano delle campagne di scavi archeologici".

Gilberto Mosconi