Condizionatori, boom di vendite con il bonus

Il gran caldo e lo sconto fiscale del 50% trascinano le richieste di nuovi impianti più efficienti e meno ‘energivori’

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di Luca Ravaglia

E’ più importante affrontare la calura col sorriso o (provare a) tenere a bada l’impennata delle bollette elettriche? Ai tempi dell’inflazione che vola spinta dai costi delle utenze e che guarda caso coincide con una delle estati più torride degli ultimi anni, per tanti cesenati la coperta è corta e le scelte sono obbligate.

Anche perché, in base a uno studio dell’osservatorio SosTariffe.it e di Segugio.it, il peso del condizionatore in bolletta di questi tempi si può quantificare mediamente in una spesa extra da 125 euro all’anno. Una cifra non trascurabile, anche se gli accorgimenti per ottimizzare budget e qualità della vita non mancano.

Ovviamente la fase più critica della giornata è quella che corrisponde alle ore centrali, durante le quali poter contare sull’apporto di un impianto di condizionamento può andare ben oltre il semplice sollievo da sudore e calura: per le persone anziane o debilitate, abbassare la temperatura tra le mura domestiche può davvero fare la differenza e dunque in quel lasso di tempo è più che giusto pensare di combattere il caldo con le migliori armi a disposizione.

Discorso diverso invece per le ore serali e della prima mattina, quando l’aria è più fresca e (magari con le zanzariere abbassate per evitare di aggiungere ai problemi anche quello della condivisione dell’appartamento con le zanzare), ci si può godere un po’ di refrigerio a costo zero.

Cercando a quel punto di mantenere il più a lungo possibile la temperatura gradevole sfruttando ambienti ben coibentati. Le piante alla finestra aiutano, così come la protezione dalla luce offerta da persiane e tapparelle o le correnti d’aria create tra una stanza e l’altra. Limitare l’uso di elettrodomestici che producono calore è scontato, mentre il buon vecchio ventilatore può essere una soluzione decisamente più economica ma comunque efficace. Tutto qui? No, perché ci sono valide ragioni anche per affidarsi agli impianti di condizionamento, magari sull’onda della possibilità di usufruire dello sconto del 50% alla cassa reso possibile dagli incentivi statali.

"Le richieste sono tante - conferma Luca Mazzanti di Comet – e in effetti l’incentivo ha un impatto importante sulle scelte dei consumatori. E’ doveroso precisare che l’agevolazione riguarda soltanto gli impianti a parete, mentre per quelli mobili non è previsto. In ogni caso le opzioni di scelta sono tante e rivolgersi ai modelli di ultima generazione, significa portare a casa macchine in grado di funzionare garantendo un elevato risparmio energetico, che tutela dunque sia la bolletta che l’ambiente". Anche i costi di installazione possono essere sforbiciati grazie alle agevolazioni e in questo modo, abbinando un utilizzo consapevole a modelli a basso consumo, le soluzioni sono più facili da trovare.

"E’ chiaro – riprende Mazzanti – che l’estate è il periodo di punta per la vendita di questi prodotti, però l’attenzione dei clienti è sempre alta: vista anche la situazione complessiva che stiamo affrontando, l’acquisto non è impulsivo, ma ragionato, pensato in base a esigenze specifiche. Siamo qui anche per dare consigli, magari valutando insieme a chi abbiamo di fronte in quali ambienti è prioritario intervenire e come utilizzare i flussi di aria fresca, per non ‘sprecarli’ contro le pareti o nelle direzioni sbagliate. In cima alla lista delle richieste? Rinfrescare soggiorno e camere da letto. Sempre".