Il bilancio è in rosso e la speranza langue. Ma non è una resa. Il mondo confindustriale romagnolo (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), guardando all’anno che si chiude, serra i ranghi tra progetti e buone pratiche e punta sull’unione "che fa la forza", come ribadisce il presidente Roberto Bozzi nella conferenza di fine anno organizzata da Confindustria Romagna (900 imprese) nella magnifica sede della Technogym. "Siamo alla fine di un anno iniziato brillantemente e poi stravolto a maggio dall’alluvione" sintetizza Bozzi che evidenzia una crescita dello 0,5 per cento per il 2024. "Mentre a marzo la stima era oltre il doppio". E’ l’effetto pernicioso degli alti tassi d’interesse e delle dinamiche negative del commercio internazionale, mentre si contrae la produzione e frenano gli investimenti. "Abbiamo affrontato degnamente l’alluvione ma i danni non sono scomparsi. Contiamo sui ristori. E ora va affrontato il tema del credito di imposta" dice il presidente di Confindustria Romagna che annuncia un rilancio del progetto Città Romagna per rafforzare il territorio da un punto di vista infrastrutturale, idrogeologico, culturale e identitario.
Tanti i temi toccati nell’anno cha sta per concludersi dall’azione di Confindustria Romagna, formata all’85 per cento da piccole e medie imprese, lo zoccolo duro della produzione romagnola. A questa, come ha testimoniato il presidente del Comitato Piccola Industria Danilo Casadei, è stata dedicata un’attenta attività di confronto e scambio di esperienze puntando soprattutto alla valorizzazione dell’applicazione concreta dell’intelligenza artificiale. Giovanni Giannini, in rappresentanza della delegazione di Forlì-Cesena, ha dato una sua convinta interpretazione dei danni inferti dall’alluvione: non la risultanza deleteria dei cambiamenti climatici ma la mancanza di una corretta manutenzione del territorio, dalle colline agli alvei dei fiumi.
Giacomo Fabbri, delegato all’organizzazione, ha tracciato le attività dell’anno nel territorio riminese in rappresentanza del delegato territoriale Alessandro Pesaresi, evidenziando il rafforzamento dei rapporti con Uni.Rimini e con IEG Fiera di Rimini, e la dotazione di un robot chirurgico all’ospedale di Rimini. Fabbri ha ricordato la figura di Lorenzo Cagnoni, presidente di IEG Rimini recentemente scomparso. Tomaso Tarozzi, delegato territoriale di Ravenna, ha ricordato l’impegno per la ricognizione dei danni dell’alluvione sulle aziende associate fornendo assistenza in tempo reale per il reperimento di macchinari e per l’allestimento delle pratiche per i ristori da girare alla struttura commissariale. Tarozzi, che ha anche la delega alle Relazioni Industriali, ha confermato il ruolo di Confindustria Romagna nei processi negoziali. Un’attività che nel 2023 si è tradotta nell’assistenza alla stipula di circa 40 contratti aziendali collettivi e la definizione di oltre 600 conciliazioni in vertenze di lavoro. Di nuova imprenditorialità e passaggio generazionale si è occupato con varie iniziative il Gruppo Giovani presieduto da Angelo Bagnari. Al passo coi tempi la delega all’Imprenditoria Femminile affidata da un paio di anni a Alessia Valducci che ha tenuto le fila di "Beautiful Minds", un progetto in cui sono confluite video interviste, pubblicate sul canale YouTube e sui profili social di Confindustria Romagna, in cui dare visibilità ai volti e alle voci delle imprenditrici e delle manager "che contribuiscono con passione ed energia - dice Alessia Valducci - a tenere vivo il tessuto imprenditoriale locale".