
Monica, vittima di violenze e minacce, ha raccontato la sua storia di paura con tanto coraggio: "Donne, denunciate e non aspettate che sia troppo tardi"
Cesena, 16 aprile 2025 – Il momento più toccante della festa della Polizia è stato il racconto di Monica. La donna forlivese ha avuto il coraggio di salire sul palco e di raccontare quella che lei sperava fosse una bella storia d’amore, ma che si è rivelata drammatica.
Un coraggio eccezionale e un applauso corale arrivato da tutti i presenti. Ha raccontato Monica, sola da diversi anni, con tre figli, di profonda fede cattolica e catechista, intervistata dalla giornalista Elide Giordani: “La mia storia è iniziata nel 2022. Ho conosciuto l’uomo sui social sperando che diventasse il mio nuovo amore. Io ero single da diverso tempo. Telefonate, messaggi dolcissimi e dopo qualche mese abbiamo deciso di vederci. Lui viveva a Napoli e io a Forlì. Ha iniziato a farmi grandi promesse, mi ha detto che era sua intenzione lasciare Napoli e trasferirsi da me a Forlì. Tante grandi promesse d’amore. Io ci sono cascata credendo che fosse davvero l’amore della mia vita. La felicità è però durata poco. Mi sono resa conto quasi subito che lui aveva dei comportamenti di disturbo. La storia è durata un anno e mezzo, ci vedevamo una o due volte al mese”.

Monica decide di lasciarlo e lì scatta nell’uomo la follia amorosa. “Quando decido di lasciarlo, lui minacciò il suicidio. A me faceva anche tenerezza e compassione. Ho avuto anche paura che mettesse in atto gli insani gesti che minacciava di compiere. Sono stata vittima di stalking e persecuzione. Io ho tre figli e lui veniva sotto casa e minacciava di tutto. A questo punto ho deciso di mettere al corrente la mia famiglia e i tre figli di tutto quello che mi stava accadendo. Non è stata una cosa facile. Mi ha anche minacciata di sciogliermi nell’acido. Allora ho avuto veramente paura per me, per la mia famiglia e per i miei tre figli e così ho trovato il coraggio e mi sono rivolta prima al ‘Centro Donna’ e quando mi hanno detto che era una persona molto disturbata, sono passata alla denuncia alla Polizia di Stato. C’è stata una causa e lui ha patteggiato la pena. Ringrazio il questore perché ha fatto un grande lavoro di tutela e delicatezza nei miei confronti e oggi grazie a lui e alla Polizia mi sento tranquilla e fortunatamente grazie a questi angeli custodi sono tornata a vivere, ponendo fine a un lungo tempo tormentato. A tutte le donne dico denunciate quando siete in difficoltà. Non aspettate che succeda il peggio”.
Un lungo applauso ha salutato il racconto di Monica e sul palco a stringerle la mano salito anche il vescovo di di Cesena-Sarsina Antonio Giuseppe Caiazzo. “La chiesa difende soprattutto la persona, l’uomo, ad amare la vita. Ama Dio e ama il prossimo. Oggi c’è una cultura del disprezzo della vita degli altri in tutto il mondo. Noi dobbiamo essere educati tutti di più alla sacralità della affettività”.