Coronavirus Cesena, ricoverati 14 ospiti della ‘Fantini’

I sindacati: "Intervento tardivo dopo le nostre segnalazioni", difficoltà a reperire nuovo personale

Pazienti in arrivo al pronto soccorso del Bufalini (foto Luca Ravaglia)

Pazienti in arrivo al pronto soccorso del Bufalini (foto Luca Ravaglia)

Cesena, 5 aprile 2020 - La morte di una donna di 77 anni di Savignano sul Rubicone, ricoverata nel reparto di Malattie Infettive, deceduta ieri, fa salire a 15 (di cui due morti al Bufalini ma provenienti da Piacenza) il numero delle persone che hanno perso la vita nel nostro comprensorio a causa dell’epidemia da Covid-19. A questa ennesima tragica notizia si aggiungono i quattordici anziani della casa di risposo ‘Maria Fantini’ positivi al coronavirus ricoverati in una sola occasione all’ospedale Bufalini. Resta questa al momento dentro la struttura di via Marinelli la situazione dopo il triste annuncio della morte di quattro degli ospiti della casa deceduti nei giorni scorsi, e dell’ordinanza emessa dal sindaco Lattuca che ha ricondotto la casa di riposo alla gestione diretta dell’Asl.

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Il focolaio di Covid-19 ha contagiato purtroppo ospiti e operatori in numero rilevante tanto da lasciare la casa di riposo senza la necessaria dotazione numerica di addetti. Tra i contagiati, tra l’altro, c’è attualmente anche un caso di estrema fragilità, dovuta a varie altre patologie, che fa temere l’ennesima tragedia. Frattanto in città la vicenda della Maria Fantini ha mosso partiti e sindacati. In un documento unitario, Cgil, Cisl e Uil mettono sotto accusa "il modello di gestione e controllo della rete dell’Assistenza Residenziale".

"Più volte come sindacato - si legge in una nota - abbiamo segnalato criticità in varie case di riposo, fra cui anche la Maria Fantini; una struttura nella quale il rispetto della gestione unica dell’ente accreditato viene materialmente espletato da altro soggetto privato, la Cooperativa Team Service, e non è l’unico caso nel territorio".

Anche la Lega esprime "preoccupazione per la situazione degli anziani e di altri soggetti a rischio ospitati nelle strutture socio-sanitarie assistenziali cesenati" e rivolge un’interrogazione al sindaco a proposito della somministrazione dei tamponi a tappeto "che avrebbero potuto esser utili a prevenire il contagio". Si aggiunge a questi anche l’ex consigliere comunale Davide Fabbri per il quale "l’ordinanza del sindaco fa poca chiarezza sulle responsabilità" nella situazione nella casa di risposo.

E i contagi non si arrestano, aumentano infatti di 55 unità (e così sono 977 i casi in totale) le persone positive al virus in tutta la provincia, mentre a Meldola si registra la morte di un’altra anziana in casa di riposo. Nel comprensorio cesenate le persone contagiate assommavano ieri a 451, erano 273 nel solo comune di Cesena, ossia 14 in più. In provincia c’erano in totale fino a ieri 703 persone in isolamento, 180 i ricoverati (di cui 27 in terapia intensiva, due in meno rispetto a venerdì). Erano 41 i deceduti in totale tra Forlì e Cesena. Erano 53 i guariti di cui 43 nel Cesenate, ossia 6 in più rispetto a venerdì. Continuano intanto, in numero di 20 – 25 al giorno, i tamponi effettuati sotto al tendono drive in montato dai volontari della protezione vivile nel parcheggio del Bufalini. In circa una settimana ne sono stati effettuati circa 110, mentre è attivo un analogo sistema anche all’esterno dell’ospedale Angioloni di San Piero in Bagno. Si tratta, com’è noto, di una pratica veloce e più sicura per pazienti e operatori di effettuare i tamponi, senza scendere dall’auto, per coloro che sono in quarantena a domicilio e devono effettuare il tampone per verificare la remissione della malattia.

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