Coronavirus Cesena, decine di tamponi per un ragazzo contagiato

Partita l’indagine a tappeto sui contatti di un 15enne risultato positivo dopo aver trascorso una serata al ristorante con gli amici

Ragazzo contagiato da Coronavirus, disposti 22 tamponi (repertorio)

Ragazzo contagiato da Coronavirus, disposti 22 tamponi (repertorio)

Cesena, 3 luglio 2020 - Hanno rullato i tamburi a proposito del 15enne che martedì si è svegliato con la febbre, ha manifestato i classici sintomi da Covid-19 ed è risultato positivo al tampone. Il panico da contagio è corso sul filo delle mille chat che collegano tra loro ragazzi, genitori, sportivi, avventori di un ristorante di Case Finali, frequentatori di una palestra e un bagno in spiaggia, tanto da gonfiare oltre misura i numeri del supposto focolaio a cui le frequentazioni del ragazzo potrebbe aver fatto da miccia.

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Ad oggi si parla di 22 persone che, come ha dimostrato l’indagine partita immediatamente dal dipartimento di Sanità Pubblica, hanno avuto con lui contatti ravvicinati e prolungati e sono dunque in quarantena domiciliare precauzionale in attesa che il tampone oro faringeo attesti il loro stato di salute. Ma è ben più largo il giro di persone che si sono trovate ad avere scambi con il quindicenne, e potrebbe essere qualcuna di loro che lo ha contagiato, se non dovesse essere stato lui a contagiare loro. Il ragazzino, del resto, a quel che si sa, nei giorni precedenti al manifestarsi dei tipici sintomi da coronavirus ha fatto la classica vita estiva di un ragazzo della sua età, tra famiglia, amici, palestra, spiaggia. Quindi nei prossimi giorni almeno un centinaio di persone saranno controllate dall’Asl.

Ci sono tra queste anche i nove dipendenti, più il titolare, del locale pubblico cesenate dove il ragazzo aveva trascorso la sera precedente. Una bella tegola sulla testa del ristoratore che dopo la perdita netta dovuta al lockdown si trova alle prese con un battage che associa il suo locale ad un focolaio ancora del tutto da dimostrare. E infatti è indignato: "Che nessuno si permetta di parlare di focolaio. Il ragazzino ha cominciato ad avvertire i sintomi martedì mattina e probabilmente aveva già contratto il virus prima di lunedì sera. Al momento nessun altro è stato certificato positivo al virus, anche se so che c’è chi ha messo in allarme amici e conoscenti invitandoli a stare alla larga dal nostro locale".  

Ci vuole poco, in questo momento, a vedere il proprio esercizio di nuovo svuotato, dopo la ripartenza a rilento. "Ma, soprattutto - rincara il titolare del locale con l’indignazione nella voce - non si dica che lunedì sera si stava facendo una festa. Era un tranquillo dopocena e non c’era alcun festeggiamento in atto. Mi stanno massacrando con queste dicerie. Mi chiamano i genitori per disdire i centri estivi, la gente ci guarda con sospetto e ci sarà chi eviterà di venire a mangiare per paura del contagio".  

Ovviamente tra le persone che verranno controllate tramite tampone c’è anche lui e i suoi dipendenti. "Anche quelli che martedì non erano in servizio - precisa -. Ma tutti noi, come prescrivono i protocolli anticovid per gli esercizi pubblici, ci sottoponiamo volentieri al tampone. Domani mattina ( oggi per chi legge. Ndr) verranno i sanitari dell’Asl, spero che siano tutti negativi in modo che possa dire pubblicamente che qui da noi non ci sono problemi di contagio". Il ragazzino intanto non presenta problemi tali da dover essere ricoverato in ospedale e, come molti, si curerà a casa seguito dall’Asl. Sarà molto importante, invece, capire dove e come abbia contratto il virus. © RIPRODUZIONE RISERVATA