’Cosa sono le nuvole’, Danilo Rea suona il jazz

Questa sera il pianista a Mercato Saraceno: "Partiamo da melodie cardine della musica italiana e da lì creiamo le nostre improvvisazioni"

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di Filippo Aletti

Le melodie più accattivanti della storia musicale italiana trovano nuova linfa in ‘Cosa sono le nuvole’, lo spettacolo che questa sera i jazzisti Danilo Rea e Luciano Biondini porteranno sul palco della Villa Tesei di Mercato Saraceno. L’evento fa parte della rassegna Savio trail, che include anche gli spettacoli di Simona Molinari e Max Gazzé, entrambi andati sold out. La serata comincerà dalle 20.30 con visita guidata alla pieve di San Damiano, mentre prima del concerto si potranno degustare vini locali. I biglietti sono in vendita sul sito di Ticketone.

Rea, cosa farete sul palco?

"Sarà un concerto entusiasmante, particolare, direi magico. Partiamo da melodie cardine della musica italiana, come Paolo Conte, e le utilizziamo come base per creare le nostre improvvisazioni. Ogni nostro spettacolo è unico, ci piace coinvolgere il pubblico".

Insieme a lei ci sarà il fisarmonicista Luciano Biondini, che rapporto avete?

"È un musicista grandioso, dalla formazione musicale eterogenea, con un suono coinvolgente e dinamico che si sposa perfettamente con il mio pianoforte. E pensare che abbiamo cominciato a collaborare per caso".

Cioè?

"Ci siamo conosciuti ad un festival, dove Luciano ha sostituito in extremis il musicista norvegese con cui mi sarei dovuto esibire. Ci è bastata un’ora per capire che musicalmente eravamo fatti l’uno per l’altro. Da lì è nata una bellissima collaborazione, che un giorno vorremmo sancire pubblicando un disco insieme".

Come avete scelto il vostro repertorio?

"Ci è venuto in maniera abbastanza spontanea. Abbiamo creato un grande medley che parte dalla bellezza delle melodie della musica popolare italiana. Ogni spettacolo, comunque, è libero dunque può capitare che ci sia spazio anche per maestri del jazz come Monk. Non abbiamo paura di sperimentare".

Ha altri progetti in ballo in questo periodo?

"Ultimamente, grazie all’ausilio delle nuove tecnologie, mi esibisco in alcuni concerti dedicati al mondo dell’opera dove metto in mostra immagini del repertorio, a cui abbino le voci registrate degli artisti che vado a tributare. Noi musicisti dovremmo avere meno diffidenza per questi mezzi".

In inverno, invece, uscirà una sua nuova colonna sonora...

"Sto scrivendo della musica che farà parte di alcuni documentari di Walter Veltroni. Quello del cinema è un mondo che mi affascina molto, anche se seguire la volontà dei registi non è sempre facile. È un modo di comporre musica davvero stimolante".