"Così i cani imparano a schivare i pericoli"

Un’istruttrice cinofila addestra gli animali a non ingoiare polpette tossiche

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di Ermanno Pasolini

Minnie, una cagnolina di cinque anni, trova in un parco in via Brigidi a Crocetta, frazione di Longiano, una polpetta che si sospetta avvelenata. Ma lei è addestrata, sputa immediatamente la polpetta e si salva. Anzi da quanto riportato sui social dalla padroncina Barbara, non ha subito conseguenze, ma la signora ha consegnato quel boccone all’Asl e appena avrà i risultati presenterà denuncia contro ignoti, in caso naturalmente sia avvelenata. Minnie aveva seguito un corso organizzato dai "Ladri di palline", un’associazione sportiva dilettantistica nata dieci anni fa a Montilgallo di Longiano, che si occupa di cinofilia con una attenzione particolare alla relazione tra persone, animali e ambiente. Istruttrice di Minnie è Chiara De Giovanni esperta cinofila dell’area comportamentale.

Come avete addestrato Minnie?

"Minnie, insieme a Barbara, ha seguito un percorso per imparare a rinunciare a raccogliere cibo o altre cosa a terra quando è a passeggio fuori casa. Un percorso non specifico per evitare che i cani si avvelenino, ma può sicuramente abbassarne le probabilità".

E’ possibile che un cane si accorga che quella che ha appena preso in bocca è una polpetta avvelenata?

"E’ possibile addestrare i cani a riconoscere sostanze specifiche e quindi anche determinati veleni. Un compito che solitamente è riservato a unità cinofile specifiche come quelle delle forze dell’ordine. Nel nostro caso è un percorso principalmente a non mangiare quello che trovano in giro".

Chi può essere stato a volere la morte di Minnie?

"Prima di tutto aspettiamo l’esito degli esami sulla polpetta. In genere chi compie queste azioni o intende eliminare animali nocivi e quindi è un’azione diretta ai cani, oppure è una persona fortemente infastidita dalla presenza degli animali, perchè magari abbaiano troppo, vengono lasciati liberi e non vengono raccolte le deiezioni".

Come si è accorta la signora Barbara che Minnie aveva avuto un contatto con una polpetta avvelenata?

"Perchè durante il corso ha imparato a capire quando la sua Minnie trova qualcosa di molto interessante"

Perché "Ladri di palline"?

"Cerchiamo di unire al massimo la propensione al gioco di animali e persone. Con diversi animali spesso si gioca con le palline e allora abbiamo pensato al nome strano ma di grande effetto".

L’obiettivo dell’associazione? "Vivere lo sport come un’opportunità per mettere in relazione persone, animali e ambiente nel rispetto delle caratteristiche di ciascun individuo, persona o animale e nella tutela del suo benessere psicofisico".

I corsi che organizzate?

"Ladri di palline fa principalmente attività di ricerca ludico sportiva con i cani e attività olfattive. Con i nostri esperti cinofili seguiamo la vita del cane dall’educazione del cucciolo o del cane adulto. Ci occupiamo di problemi comportamentali, prevenzione, collaborando con i veterinari nella abituazione dei cani alle visite e alle manipolazioni necessarie per le cure mediche".

La cosa che vi soddisfa maggiormente?

"Lavorare continuamente nell’aiutare le persone a costruire la relazione con i propri animali, l’ambiente e fare scoprire che può esistere un’amicizia fondata sul rispetto altrui e sull’impegno a superare quelle diversità che rendono ogni essere vivente unico e speciale. Il tutto stimolando lo sviluppo di capacità fisiche, sociali, emotive e cognitive in un contesto divertente, aperto, naturale, sicuro e rilassante".