Covid Cesena, contagi a un passo dalla zona gialla

Impennata dei nuovi casi su base settimanale in tutta la provincia, la città e la valle del Savio appena sotto la soglia d’allarme

Sempre più tamponi covid positivi

Sempre più tamponi covid positivi

Cesena, 25 novembre 2021 - Avanza in maniera sistematica l’effetto della pandemia da coronavirus nel nostro territorio come nel resto della penisola. L’innalzarsi della quarta ondata è nero su bianco anche nel bollettino settimanale dell’Asl Romagna che fotografa i dati della settimana tra il 15 e il 21 novembre. Nei sette giorni indicati si sono registrate 2.775 positività (6,0 per cento) su un totale di 46.516 tamponi. Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (più 960). La settimana scorsa erano cresciuti di 630 rispetto ai sette giorni precedenti. Una cavalcata che ci ha portato ai livelli attuali dai 709 casi totali in una settimana registrati a metà settembre.

Il grafico più allarmante è quello dei nuovi casi ogni 100mila abitanti. Forlì (307 casi) e il Rubicone (286 casi) sforano il tetto dei 250 oltre il quale scatterebbe la zona gialla e le relative restrizioni. Cesena e Vallesavio (225 casi) restano sotto per poche unità, così come Ravenna e Riccione. E’ una sub regione a rischio la nostra senonchè ci sono, fortunatamente, altri indici - come l’ospedalizzazione e le terapie intensive – che mostrano una sostanziale tenuta.

Ma ci sono altri dati negativi relativi al comprensorio cesenate, come il focolaio registrato in una struttura socio-assistenziale della nostra area, ed è già il terzo da metà ottobre (tra il 15 e il 21 sono stati 7 nell’intera Romagna), e le 29 classi in quarantena (ma sono state 45 a Ravenna, 42 a Rimini, 33 a Forlì). Nel Cesenate il contagio ha colpito soprattutto le scuole per l’infanzia, con 12 focolai. Preoccupa l’innalzarsi dei ricoveri, in crescita lieve ma costante da sei settimane: nell’intero territorio della Romagna sono attualmente 136 nei reparti, mentre in terapia intensiva ce ne sono 12. Tornano ad aumentare anche i decessi in Romagna che sono stati 13 negli ultimi sette giorni. E’ però in continuo aumento anche il numero dei soggetti vaccinati (al 22 novembre 836.800 con prima dose e 755.843 con seconda dose e 85.867 con terza dose a cui vanno aggiunte 76.083 dosi somministrate dai medici di medicina generale).

Il quadro generale è riassunto da Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna: "Anche questa settimana i dati confermano una maggior circolazione del virus, che si traduce in un aumento delle nuove positività e dell’occupazione dei posti letto, in particolare nei reparti Covid ordinari. In una fase di recrudescenza come quella a cui stiamo assistendo ora, ovunque, è necessario accelerare sulle terze dosi del vaccino ma anche insistere sulla somministrazione delle prime e seconde dosi perché i vaccini sono il modo migliore per frenare l’epidemia e metterci al riparo dallo sviluppo della malattia nella sua forma più seria. E a chi avesse ancora dubbi sull’efficacia delle vaccinazioni, dico di osservare con attenzione i dati di oggi rispetto a quelli della stessa settimana dell’anno scorso, quando eravamo per di più in presenza di forti restrizioni. Un anno fa avevamo 3.969 nuovi casi rispetto ai 2.775 attuali, si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 5 03 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6. Non c’è dubbio, la differenza più significativa oggi è riscontrabile nella malattia grave grazie all’effetto della protezione del vaccino".

"Ma allo stesso tempo – conclude Altini – contano eccome anche tutte le misure di prevenzione individuali: continuiamo ad osservarle con rigore, siamo in una fase delicata, in cui molto dipende da noi e dai nostri comportamenti. Il ritorno passo dopo passo alla vita di relazione pre-covid nella sua interezza è direttamente proporzionale alla percentuale di popolazione che aderirà alla campagna vaccinale. Di fronte alla sfida che la realtà ci propone dobbiamo comportarci come una comunità (l’apporto del singolo al valore per tutti)".

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