Credit Agricole, risultato di 334 milioni

Chiusura positiva del primo semestre dell’anno nonostante la crisi Covid con un utile netto che si attesta a 97 milioni di euro.

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Crédit Agricole chiude il primo semestre del 2020 con un risultato netto aggregato pari a 334 milioni di euro. L’utile netto si attesta a 97 milioni di euro, in calo del 38% aa, risultato che include rettifiche straordinarie prudenziali a fronte della crisi Covid-19 per 108 milioni. Il risultato sarebbe pari a 121 milioni escludendo il contributo al Fondo di Risoluzione (FRU) e gli oneri straordinari sostenuti per la gestione dell’emergenza sanitaria. All’insorgere della crisi, il Gruppo si è immediatamente attivato per poter offrire ogni tipo di supporto alla clientela e per permettere al tessuto economico e sociale italiano di affrontare l’emergenza supportandone la ripresa: 10,8 miliardi a disposizione a più di 86 mila clienti tra moratorie, prestiti e finanziamenti garantiti dallo Stato già stanziati per 2 miliardi. Concessi oltre 26.000 prestiti relativi al DL Liquidità, di cui il 93% con importo fino a 30 mila euro a tassi favorevoli, e implementato il protocollo di collaborazione con Sace ‘Garanzia Italia’, volto a sostenere la ripresa del comparto produttivo. In aumento gli impieghi +5%2 vs dic-19 sostenuti sia dal comparto mutui casa che dai finanziamenti alle imprese. Raccolta diretta in aumento del +4% rispetto a dicembre 2019 grazie sia alla crescita di depositi e conti correnti, che alle emissioni di covered bond per 1,25mld complessivi. Risparmio gestito in crescita del +1% vs dic-19 al netto dell’effetto mercato con trend in aumento nella seconda parte del semestre, sostenuto dai nuovi collocamenti che alla fine del secondo trimestre tornano ai livelli di inizio 2020. Andamento commerciale in ripresa con maggio e giugno ai livelli di produzione di inizio anno: i prestiti per acquisto abitazione sono stabili aa ed evidenziano una ripresa della nuova produzione con il mese di giu-2020 che registra un +27% vs apr-2020; bancassurance in progressivo incremento con una produzione nei mesi di maggio e giugno più che doppia rispetto ai mesi di marzo e aprile (x2,1) e tornata al livello ante Covid-19.

L’istituto bancario è intervenuto anche sostanziosamente per sostenere la lotta al Coronavirus. Grazie alla sua rete di contatti con imprese e privati, ha acquistato 82 macchine per la ventilazione assistita, insieme ad altre attrezzature, che ha donato a numerosi ospedali del territorio che ne avevano urgente necessità (Parma, Piacenza, Reggio Emilia, La Spezia, Fucecchio, Rimini e Cesena) in sinergia con le Fondazioni azioniste (Cariparma, Piacenza e Vigevano,Lugo), e le Fondazioni del territorio (Cesena, Rimini, Faenza).