Cucine popolari all’opera "Ora serviamo gli sfollati"

Ieri preparati e consegnati i primi 500 pasti in una postazione temporanea. Il presidente Cappelletti: "Entro un mese ripartiremo nella nostra sede distrutta".

Cucine popolari all’opera  "Ora serviamo gli sfollati"

Cucine popolari all’opera "Ora serviamo gli sfollati"

I volontari di Cucine Popolari, da ieri sono impegnati nella preparazione e nella distribuzione dei pasti a domicilio alle persone colpite dall’alluvione, ma dato che la loro sede al Don Baronio non è ancora agibile ed è stata fortemente danneggiata dall’acqua, si appoggiano per la preparazione al circolo Hobby Terza Età.

Enzo Capelletti, presidente di Cucine Popolari, come è andato il primo giorno di preparazione e consegne pasti?

"L’amministrazione ci ha chiesto una mano per continuare il lavoro condotto finora dai volontari alla Don Milani. Abbiamo subito accettato e ci siamo messi a disposizione con una modalità diversa da quella che avevamo con i nostri ospiti. Ieri abbiamo preparato e consegnato 250 pasti a pranzo e 250 a cena, grazie all’aiuto di 25 volontari in cucina e di altri 20 che si sono attivati come riders per la consegna. La cosa bella è che ci hanno aiutato anche i nostri ospiti delle Cucine Popolari. Con loro siamo una grande famiglia".

Martedì il presidente Sergio Mattarella si è congratulato personalmente con lei alla scuola Don Milani. Cosa vi siete detti?

"Ci siamo salutati e io l’ho ringraziato per la sua presenza che ci conforta. Il presidente mi ha stretto la mano e ha ringraziato me e tutti i volontari per la disponibilità di questo momento. Si è fermato con tutti, è una persona squisita e il fatto di essere presente ci ha dato una gran forza. L’ho salutato a nome delle Cucine Popolari, il cui logo era stampato nella giacca che indossavo, e lo avrei invitato a mangiare un pasto nella nostra sede se non fosse andata completamente distrutta dall’alluvione".

Avete avuto danni grossissimi, ma state lavorando per riattivare la sede al Don Baronio al più presto…

"Stiamo lavorando duramente. C’è tanto da fare, perché l’acqua è arrivata a oltre un metro di altezza e tutto è andato distrutto, dall’abbattitore alla cella frigorifera al forno. Abbiamo aperto una raccolta fondi per ricostruirla e abbiamo raccolto donazioni anche da parte di aziende. È nostra intenzione riaprirla nel giro di 20 giorni, al massimo un mese, perché i nostri ospiti di sempre hanno bisogno di venire da noi a consumare un pasto caldo".

‘Tin bota’ è la campagna di raccolta fondi di Libera Emilia-Romagna per Cucine Popolari di Cesena e ForB. Coordinate: IT51V0538702400000002024 879. Causale: TIN BOTA. Conto intestato a Libera Emilia Romagna.

Annamaria Senni