Da Vinci, una pattuglia di venti neogeometri

Tra i diplomati del piccolo istituto tre premiati con il massimo dei voti, uno di loro anche con lode

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A causa della penuria di iscrizioni, all’Istituto per geometri ‘Da Vinci’ solo una quinta quest’anno ha affrontato lo scoglio della maturità. La scuola è accorpata in un’unica segreteria didattica con l’Agrario.

Tra i 20 freschi diplomati si contano tre centisti di cui uno con lode. Ecco i risultati della 5 Actl: Ludovica Antolini 92, Simone Bagnolini 77, Samantha Bartoletti 72, Anna Battistini 74, Simone Bisacchi 93, Giacomo Borghetti 61, Tommaso Capanni 60, Milo Casadei 95, Matteo Casali 90, Nourilhouda Chafei 78, Riccardo Corsini 73, Damiano Dardari 73, Greta Fagioli 80, Luca Imolesi 60, Daniele Milandri 60, Giovanni Rebecchi 70, Elisa Renato 100, Federico Ridolfi 100 e lode, Mattia Savioli 100, Nicola Virgili 73.

Il migliore della scuola è Federico Ridolfi che si è guadagnato pure la lode.

"Non sapevo cosa aspettarmi e cosa avrei provato al momento di trovarmi davanti la commissione — debutta —, durante il colloquio ho preferito togliermi la mascherina: mi sentivo soffocare. La traccia dell’elaborato era su topografia ed estimo, ci veniva richiesto il frazionamento di un’area edificabile con una stima del suo valore".

Neanche in occasione dell’esame di Stato Federico ha potuto rimettere piede nella sua scuola, che da qualche anno si è trasferita dal Cubo a Ragioneria.

"Ho fatto l’orale nella sede dell’Agrario, ma conto di poter finalmente salutare la mia scuola a ottobre quando si terrà la consegna ufficiale dei diplomi — dice —. Intanto il mio prossimo obiettivo è entrare alla facoltà di Medicina o in alternativa a Ingegneria biomedica".

f.s.