Dario Fo in riviera tra pennelli e pensieri

Fabio Grassi racconta in un libro la lunga frequentazione con l’artista insieme alle riproduzioni delle sue opere pittoriche

Migration

di Giacomo Mascellani

C’è un Dario Fo inedito e tutto da scoprire, nella mostra che sarà il principale evento culturale in riviera per l’estate 2022 e nel libro scritto attingendo ai ricordi degli anni in cui il Premio Nobel frequentava la casa a Cesenatico di Primo Grassi, l’inventore del turismo in riviera. "Dario Fo - Il Maestro dei pennelli - Come il Premio Nobel dipingeva il suo teatro", è il titolo del libro scritto da Fabio Grassi per i tipi di Randagio Edizioni, che contiene racconti, aneddoti e ricordi legati alla presenza di Dario Fo e Franca Rame a Cesenatico, tra il 1962 e il 2016. Sono racconti affiancati alle opere pittoriche, una settantina circa, tutte inedite, che il Premio Nobel per la Letteratura realizzò sul tavolone di Casa Grassi, dove fu ospite per diversi anni, prima di andare in scena con nuovi spettacoli, quasi fossero delle prove di regia. Il libro, che contiene anche inserti multimediali, sarà presente alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si aprirà il 19 maggio. L’operazione editoriale e la comunicazione che stanno alla base di questo volume, sono innovative e di grande portata; il libro contiene scatti fotografici di altissima qualità e stampati su carte di pregio, che hanno permesso una riproduzione fedele dei dipinti e dei disegni che Dario Fo regalò, negli anni, al padre di Fabio, Primo Grassi, alla madre Giovanna e allo stesso Fabio. Ci sono spezzoni di trame teatrali, racconti di lotte operaie, bombe e stragi di stato, temi sulla difesa dei deboli e degli oppressi, opere rossiniane, il Cile di Allende e di Victor Jara, la morte "accidentale" di Pinelli e tanto altro. La trama del libro accompagna a riesaminare le battaglie sociali e politiche condotte da Dario Fo e Franca Rame, attraverso il teatro, con ironia e determinazione, e contiene storie e dipinti legati a tecniche teatrali, geometrie e armonie, maschere greche e canti siculi, ma anche riferimenti ai compagni di viaggio dell’epoca, da Enzo Jannacci a Cochi e Renato, Fabrizio De Andrè, Carlin Petrini, al delfinario di Cesenatico, fino all’ultima mostra-spettacolo che Dario Fo realizzò nel 2016 proprio al Palazzo del turismo ‘Primo Grassi’, dal titolo "Darwin – Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?".

Le opere pittoriche di Dario Fo della collezione Grassi, verranno poi esposte per l’intera estate, dal 9 luglio al 4 settembre, alla Galleria comunale d’arte "Leonardo da Vinci" di Cesenatico. "Dario Fo e Franca Rame sono stati grandi amici miei e dei miei genitori – acconta Fabio Grassi – ed io sin da piccolissimo trascorrevo le giornate d’estate assieme a Jacopo Fo, nella casa di famiglia, così come oggi fanno i nostri figli. Di questa profonda amicizia conservo ricordi unici e alcune opere e scritti di Dario che sono considerati di grande valore. Una parte degli spettacoli teatrali e dei testi delle opere di Fo, sono nati qui, dove lui esprimeva la sua visione dell’Italia e della politica, attraverso il suo gusto del volo fantastico e dell’impossibile. Sono disegni e dipinti che raccontavano e anticipavano le scene, la regia e i costumi dei protagonisti. Al centro delle opere di Dario Fo c’era sempre l’etica, l’uomo e i sentimenti, ispirati anche dai miti e dalla storia, ma sempre fuori da ogni ottica tradizionale e soprattutto piene di vita".