Degrado in via Mura Giardino, protestano pure le suore

"La zona è diventata ritrovo di un gruppo di giovani che creano disagio e pericolo"

Bottiglie e sporcizia abbandonate in via Mura Giardino (foto di repertorio)

Bottiglie e sporcizia abbandonate in via Mura Giardino (foto di repertorio)

Cesena, 10 luglio 2017 - Con l'andare del tempo il problema, invece che risolversi, si è incancrenito e il disagio adesso è cronico: quello subito dell’istituto di suore Santa Caterina in via Ubaldo Comandini, dopo Porta Santi, quattro suore indiane che con il personale ospitano e accudiscono nella casa di riposo una quarantina di anziani.

Il Giardino interno e l’edificio si protendono verso l'appartata via Mura Giardino che costeggia la trafficata via padre Vicinio da Sarsina, in prossimità dei Giardini pubblici e del teatro Bonci – siamo in centro storico – con le sue caratteristiche piccole casette a un piano. Questa è la strada da cui cui scaturisce la fonte di disturbo per ospiti, suore e residenti. «Un gruppo di ragazzi - spiega la responsabile suor Maria Anna, indiana da dodici anni a Cesena - si trova di sera in via Mura Giardino e crea da tempo grosso disturbo: lancia nel nostro giardino di tutto, bottiglie vuote di birra. A volte ritroviamo anche siringhe. Tutto ciò è pericoloso e insopportabile. Inoltre questi giovani si siedono a cavalcioni sul muro con notevoli rischi, anche pensando alle loro presumibili condizioni, dopo aver bevuto e fatto uso di droga: se cadessero verso il nostro cortile, essendo l’altezza di oltre due metri e possono farsi male. D’estate il problema ovviamente si aggrava. Senza parlare del rumore che disturba il riposo notturno di tutti, anche dei residenti, i quali hanno più volte protestato. Sta di fatto sono passati almeno dei anni e la situazione non si è mai risolta. Noi chiediamo più controlli e se è possibile un intervento risolutore».

«Le suore vanno sostenute e aiutate per risolvere questo problema di quiete e sicurezza pubblica», dice Daniele Vaienti, presidente dell’Univeristà della terza età cesenate, che si è preso a cuore la causa e appoggia l’istituto di Santa Caterina nelle sue giuste rivendicazioni.

Oggi l’istituto ospita quarantaquattro anziani. Lo conducono quattro suore di nazionalità indiana con l’aiuto di personale laico per un totale di diciassette dipendenti. Fra i servizi spiccano l’assistenza infermieristica e la fisioterapia nell’ambito sanitario e l’animazione nell’ambito sociale.