"Dehors gratis per chi ha troppa fila fuori"

Non solo bar e ristoranti. Ferrini: "Abbiamo esteso la misura a tutti coloro che hanno bisogno di contingentare gli accessi"

Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria è sempre più frequente vedere code in giro

Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria è sempre più frequente vedere code in giro

Cesena, 1 novembre 2020 - L’emergenza sanitaria continua e le attività hanno un bisogno disperato di ripartire. Per questo l’amministrazione comunale, sulla base del decreto Agosto, consente non solo a esercizi pubblici, ma anche a negozi, farmacie, botteghe e supermercati di installare, senza pagare la tassa del suolo pubblico, delle piccole strutture esterne che permettano di tenere al riparo i clienti in attesa del proprio turno. Assessore alla Sicurezza e Sviluppo Economico, Luca Ferrini, perché questa decisione? "Abbiamo optato per questa scelta sulla base delle richieste che ci sono arrivate nelle scorse settimane, anche se adesso il panorama è ancora più incerto di prima e quindi gli imprenditori possono decidere di rimandare la spesa di acquisto o affitto delle strutture". In cosa consiste esattamente questa nuova opportunità? "Quest’estate potevano disporre di dehors composti da tavolini e sedute solo bar e ristoranti. Visto il prolungarsi dell’emergenza e l’abbassamento delle temperature, abbiamo scelto di permettere anche a chi ha tutt’altra attività che tende a formare code di utenti all’esterno a causa del distanziamento da rispettare, di installare sul suolo pubblico una copertura per tenere al riparo i clienti. Un’opportunità per agevolare le entrate negli esercizi commerciali". Saranno dei gazebo? "Mi pare un termine eccessivo. Né gazebo, né verande. Semplicemente ombrelloni. Piccole strutture amovibili che permarranno limitatamente al periodo dell’emergenza. Presumibilmente fino a primavera, anche se spero si torni prima alla normalità". Quindi non impatteranno a livello estetico? "Non può esserci una risposta, dipende dal gusto personale. Ci sta a cuore far lavorare chi può farlo. Questo non vuol dire cancellare il problema estetico, ma al momento aiutare le imprese è ciò che conta di più". In primavera avete avuto numerose domande da parte dei locali? "Sono state rilasciate 70 concessioni, di cui 45 nuove e 25 per ampliamenti, tutte esenti dal canone Cosap". E chi non ha lo spazio? "Non sappiamo come aiutarlo. È chiaro che è una misura attuabile solo in certi luoghi". C’è un limite di tempo entro cui fare richiesta? "No, nessuna scadenza". Qual è l’iter da seguire? "È più snello e semplificato. Se un locale ha già un dehors deve semplicemente comunicarci la volontà di maggiore copertura, per gli altri basterà compilare un modulo. L’unico ostacolo temporale è che serve la dichiarazione di un tecnico che accerti la reale esigenza". Si terrà conto come a Bologna di eventuali sanzioni ricevute per violazione delle misure di contenimento? "No, è assolutamente scollegato da sanzioni. Chiunque abbia un’attività può farne richiesta".