Delio Forti morto, portò nel Cesenate gli alberi di Natale

Scomparso a 78 anni, è stato tra i fondatori dell’omonima azienda. Oggi pomeriggio il funerale

Delio Forti era di carattere gioviale, aveva sempre la battuta pronta

Delio Forti era di carattere gioviale, aveva sempre la battuta pronta

Gatteo, 14 luglio 2020 - A un anno di distanza dalla morte del fratello Guido domenica si è spento all’ospedale Bufalini di Cesena Delio Forti, 78 anni, apprezzato imprenditore nel settore legna da ardere e combustibili liquidi e solidi, conosciuto e stimato un po’ in tutta la Romagna. Abitava a Gatteo e lascia la moglie Anna, il figlio Marco con Barbara, i nipoti Matteo e Simone e la sorella Irma. Il funerale avrà luogo oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Gatteo Terra. L’imprenditore verrà sepolto a Gatteo. Delio è stato la ‘spalla’ di Guido e insieme hanno dato vita a una importante impresa di legna da ardere e combustibili liquidi e solidi. Delio si occupava del trasporto dei materiali: inconfondibile il suo camion quando attraversava le strade del paese. Di carattere gioviale amava stare in compagnia degli amici e aveva sempre la battuta pronta.  

La famiglia Forti nell’immediato dopoguerra, in un’angusta cantina di Gatteo, ha iniziato a vendere carbone poi legna tagliata a mano e trasportata con un carretto a mano con grande fatica e tanti sacrifici. Ma la volontà e la perseveranza ripagano. Negli anni ’70 i fratelli Forti aprono una piccola attività a Gambettola e poi un’altra a Gatteo Mare. I quattro fratelli, dei quali Ersilio scomparso nel 2015 e Guido nel 2019, con le mogli, sempre uniti, insieme ai genitori Agostino e Anita sanno guardare lontano. Nell’attività ognuno ha il suo compito e Guido organizza il lavoro di tutti.  

All’inizio degli anni ’90 i Forti aprono a Savignano una grande rivendita di legna da ardere e gasolio e chiudono a Gambettola e a Gatteo Mare. Guido tiene i contatti con tutti i clienti e studia sempre iniziative nuove e Delio gira col camion a portare la legna da ardere nelle case. In famiglia tutti lo seguono, anche i nipoti,che subentreranno a proseguire l’opera dei genitori e degli zii.

Racconta la sorella Irma: "A dimostrazione della sua estrosità c’è un curioso episodio. Negli anni ’60 quando non c’erano gli alberi di Natale da vendere sui mercati Guido e Delio e mio cugino Pierino andavano in montagna, tagliavano i rami degli abeti già rotti e poi una volta a casa costruivano gli alberi di Natale e li vendevano in piazza. Crearono il primo mercato degli alberi di Natale". Con la scomparsa di Delio finisce una generazione che ha dato tanto al lavoro e alla costruzione dell’economia locale. © RIPRODUZIONE RISERVATA