Cesena, 1 ottobre 2023 – Il derby tra Cesena e Rimini comincia alle 14.30, poco meno di due ore prima del fischio d’inizio in programma alle 16.15. Comincia con l’elicottero della polizia che staziona in aria, sopra la Secante. Sotto le pale si vedono i lampeggianti delle auto di scorta e si sentono i rumori dei clacson delle moto targate Rimini. Bandiere biancorosse, sciarpe, gesti poco gentili.
Arriva il cuore del tifo organizzato, guardato a vista dalle forze dell’ordine che lo scortano fin dentro i cancelli dell’Orogel Stadium Manuzzi, attraverso un percorso blindato e pilotatissimo, pensato per evitare ogni possibile contatto coi tifosi cesenati. I bianconeri in effetti sono sul lato opposto, separati dalle camionette, dai cani antidroga, dalla polizia, dai carabinieri e dalla polizia locale. L’area intorno al rettangolo di gioco è una sorvegliata speciale dove niente passa inosservato. Nemmeno le ‘passeggiate’ un po’ troppo imprudenti dei cesenati che si avvicinano al cordone e che vengono tempestivamente spinti a deviare il percorso. Alle 14.45 arriva la squadra ospite.
Le sirene e i lampeggiatati aprono la strada al pullman, che rallenta vistosamente in vista dell’ultimo bivio prima dell’ingresso, quello alla rotonda col gigantesco Cavalluccio che offre il suo benvenuto a tutti. I sostenitori biancorossi che scorgono il mezzo, alzano le sciarpe e le braccia.
“Andiamo!” Vanno. Vanno tutti verso i loro posti, le squadre negli spogliatoi, i tifosi sugli spalti, dove alle 15 l’aria è già bollente, dove si contano i minuti, dove si sommano i fischi, dove si scaldano le voci, dove tutto è pronto per lo spettacolo.