
Cinque uomini al lavoro, per tre giorni consecutivi, senza nemmeno fermarsi per il pranzo, con la penna nera in testa il badile in mano. Il gruppo alpini di Cesena ha risposto all’appello di Silvano Valzania, che abita lungo la via Ravennate nella frazione di San Martino in Fiume e che in seguito all’alluvione del 16 maggio si era visto il fango invadergli l’abitazione e tutti gli spazi esterni ad essa. Valzania, dopo aver ricevuto l’aiuto dei tanti volontari intervenuti nei giorni successivi all’apocalisse, era comunque rimasto circondato da tanta altra melma solidificatasi all’interno della sua proprietà. Fango e detriti che per un uomo anziano rappresentavano un problema insormontabile potendo far conto soltanto sulle proprie forze. "Sono riuscito a mettermi in contatto con gli alpini – racconta Valzania – e il loro intervento ha cambiato tutto. Li ringrazio di cuore: dopo aver capito in quale situazione mi trovavo, hanno deciso di correre in mio aiuto. Erano in cinque e nessuno si è risparmiato. Hanno lavorato sodo fino a quando il problema è stato interamente risolto". Ora la normalità è fortunatamente più vicina. "Devo soltanto liberarmi delle macerie e degli oggetti andati distrutti. Li ho ammassati nel cortile e da tempo ho chiesto l’intervento di Hera, che ha ricevuto la segnalazione, ma non mi ha ancora contattato per concordare i modi e tempi di intervento. Spero di poter chiudere in fretta anche quest’ultima pagina. Fermo restando il fatto che anche oggi, appena mi accorgo che inizia a piovere forte, l’istinto mi porta alla finestra, a guardare fuori, verso il fiume. Che ora è tornato lontano. Ma che non smette più di farmi paura".
Luca Ravaglia