Di Maio rimane fuori dalle candidature

Il deputato forlivese coordinerà la campagna di Renzi. "Correre in Veneto? Non è per me". In Regione terzo polo rappresentato da Azione

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Il deputato forlivese Marco Di Maio non correrà alle prossime elezioni ed è una notizia interessante anche per il candidato del centrosinistra al collegio uninominale di Forlì-Cesena (e anche al plurinominale) Massimo Bulbi. Sarà il responsabile nazionale della campagna elettorale di Italia Viva, ma il suo nome non figurerà sulle schede, né in Romagna né altrove.

Dopo oltre nove anni di attività parlamentare, il deputato, eletto per la prima volta nel 2013, cesserà dunque di rappresentare il territorio. Per il Forlivese si tratta di un altro tassello che verrà a mancare alla Camera. Nella corrente legislatura è il segretario della prima commissione (Affari Costituzionali), nonché il vice presidente del gruppo dei renziani alla Camera.

Da settimane molti pensavano a una sua ricandidatura ma in seguito all’accordo fra Italia Viva e Azione, è al partito di Calenda che toccherà esprimere le persone in lizza in Emilia-Romagna. Renzi e Calenda si sono infatti suddivisi le circoscrizioni elettorali alla Camera. Del resto, Di Maio non è candidabile al Senato, perchè non ha ancora compiuto i 39 anni e l’età minima è 40.

On. Di Maio, correva voce che potesse rientrare in lista in altre regioni.

"Si era parlato del Veneto o del Lazio, dove avrei potuto essere al secondo posto dopo Elena Bonetti o Ettore Rosato, con buone possibilità di farcela. Ma cosa racconto io agli elettori veneti? Non mi ci vedevo, non mi sono sentito di presentarmi fuori dalla Romagna. Perciò ho scelto di non essere in lizza in altre regioni".

Amareggiato?

"No, sono molto tranquillo. Da parte mia non ci saranno polemiche e nemmeno recriminazioni, è una decisione che ho preso col sorriso. Ho fatto politica per dieci anni in Parlamento, per me è stato il massimo, se ci fossero state le condizioni per continuare, bene: ma non c’erano. Sono grato per l’opportunità che ho avuto e molto soddisfatto e orgoglioso per quanto ho realizzato".

In cosa consiste il nuovo incarico?

"Me l’ha chiesto Matteo Renzi di occuparmi della campagna elettorale di Italia Viva, sia sotto il profilo della comunicazione che dei social. Mi impegnerò al massimo, credo molto nel terzo polo. Ed è un riconoscimento alle mie capacità che mi rende orgoglioso. Nel frattempo resterò in carica fino al 12 ottobre, perché l’insediamento del nuovo Parlamento è fissato al giorno seguente".

Chi si presenterà in Romagna per l’alleanza fra Italia Viva e Azione?

"Ufficialmente non è stato ancora deciso. È possibile che i capilista siano Matteo Richetti alla Camera e Carlo Calenda al Senato".

Cosa farà al termine della campagna elettorale?

"Sinceramente non lo so. Di certo non scomparirò dalla circolazione, resterò attivo in politica, sui social e in altre forme. Sono partito da componente del comitato di quartiere Carpinello-Villa Rotta e in famiglia nessuno aveva avuto ruoli in politica, dunque mi sono costruito tutto da solo".

Qualcosa in mente però ce l’ha?

"A 38 anni non mi dispiacerebbe mettermi in gioco anche in settori molto diversi. Sono pronto psicologicamente per affrontare anche altre avventure".

Fabio Gavelli