Nuova discarica a Ginestreto: Sogliano e Rimini ai ferri corti

Il sindaco Sadegholvaad si oppone: "Forte impatto ambientale e paesaggistico sul nostro versante". La collega soglianese Tania Bocchini: "La nostra regione ne ha bisogno, gestione impeccabile"

Sogliano sul Rubicone (Forlì Cesena), 6 maggio 2023 – Sogliano al Rubicone di nuovo al centro di un ciclone di polemiche per la realizzazione della nuova discarica a Ginestreto denominata G3 che raccoglierà rifiuti speciali.

Una decisione alla quale si oppone la Provincia di Rimini per i riflessi negativi sul suo territorio (Santarcangelo e Torriana in particolare) e che rinnova la contrarietà del Comitato Valle Uso da sempre in lotta lotta contro la discarica.

Martedì 9 maggio alle 20 nel Teatro Comunale di Sogliano al Rubicone è convocato un incontro per l’istruttoria pubblica in riferimento alla procedura per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale e del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale volontario per il nuovo sito G3, della discarica di Ginestreto. Sulla vicenda aleggia la polemica a distanza col sindaco riminese Jamil Sadegholvaad, del Pd come la collega soglianese.

«L’impianto G3 – spiega la sindaca Tania Bocchini – costituisce il completamento del progetto complessivo di coltivazione nell’impianto di Ginestreto, presso il quale vengono conferiti rifiuti speciali non pericolosi. Questo impianto sarà principalmente funzionale ai fabbisogni della nostra regione che necessita ancora di conferire rifiuti speciali in discarica. Sogliano Ambiente (l’ente gestore, Ndr) è una realtà consolidata e che ha negli anni dimostrato professionalità e capacità di gestione impeccabili. Come Comune di Sogliano al Rubicone e socio di maggioranza della società, abbiamo dato impulso alla stessa di investire in impianti collegati all’economia circolare per estendere il ciclo di vita dei prodotti contribuendo in maniera sostanziale alla sfida più importante che ci poniamo che è senz’altro quella della riduzione dei rifiuti. Il Polo integrato di Ginestreto comprende un impianto di trattamento della frazione organica che produce compost di qualità, un impianto di cernita e valorizzazione della frazione secca ,l’impianto di trattamento dei percolati e un impianto di trattamento di rifiuti elettronici RAEE che si occupa di rifiuti da apparecchiatura elettrica ed elettronica fuori uso ed è inoltre specializzato nel trattamento finale dei pannelli fotovoltaici. Tutti questi impianti sono funzionali e necessitano di G3 per il loro sostentamento, ad esempio per il conferimento dei sovvalli derivati dai processi di recupero".

La sindaca Tania Bocchini dice che presso gli impianti della partecipata lavorano numerosi cittadini e cittadine del territorio e continua: "Attraverso la collaborazione con cooperative sociali abbiamo anche la possibilità di rispondere ad esigenze di inserimento lavorativo delle fasce più fragili della popolazione. Con la realizzazione di G3 sono previsti importanti mitigazione ambientali, una delle quali collegata alla cava di Ponte Rosso che sospende la coltivazione e attraverso rimboschimento diventerà Il Parco della Pietra, un parco verde attrezzato, con sentieri che collegano il territorio di Montetiffi e di Pietra dell’Uso e si innestano in tutta le rete dei nostri sentieri CAI. Come amministrazione comunale e attraverso fondi statali, abbiamo anche approvato uno studio di fattibilità tecnico economica per una pista ciclopedonale sul fiume Uso che collegherà il nostro territorio alla riviera arrivando proprio all’entrata del Parco della Pietra, un progetto di ampio respiro e che potrà dare uno slancio al turismo naturalistico".

Ma il Comitato Valle Uso contesta la decisione di aprire la nuova discarica: "E via con la quarta discarica nella Valle dell’Uso, dopo G1, G2 e G4, quest’ultima aperta solo quattro anni fa. Questa volta però non si sono risparmiati: è di 6 milioni di mc, poco meno delle altre tre messe insieme, per un totale di circa 13 milioni di mc. Le discariche sono inquinanti e pericolose fino a 40-50 anni dopo il riempimento. Per questo le chiudono ma da noi le aprono. La G3, come G4, è per i rifiuti cosiddetti speciali non pericolosi che potranno arrivare da qualsiasi regione d’Italia. Ci vorranno 30 anni per riempirla e a conclusione della G4, tra gestione e post-gestione si arriverà alla fine di questo secolo, con produzione ininterrotta di inquinanti. Il Comune di Sogliano ha i benefici, mentre i comuni vicini e a valle ne subiscono tutto l’impatto, le conseguenze e i rischi, come per il passato, nessun indennizzo ambientale. I numeri sono colossali: vista la precarietà del posto saranno scavati un milione e mezzo mc di terra che saranno trasportati per la maggior parte in una vecchia cava verso la sorgente del fiume Uso. Ci vorranno 3 anni con un fitto via vai giornaliero di camion lungo la Provinciale Uso. Per scavare e allestire la G3 si spenderanno più di 41 milioni di euro e quando aprirà saranno conferiti in discarica duecentomila metri cubi di rifiuti all’anno con possibili deroghe, come per le altre tre precedenti, per eventuali emergenze".