Discoteche, ai gestori non basta riaprire al 50% della capienza

Monticelli (Energy): "Così lavoriamo in perdita". Cola (Vidia): "Il governo. non proroghi l’emergenza"

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Da oggi si torna a ballare. Le discoteche possono riaprire, con il 50 per cento della capienza, l’obbligo del green pass, distanziamento e mascherine. I gestori dei locali tornano al lavoro, tuttavia il rincaro delle bollette e dei prodotti, corre il rischio di schiacciare parecchie imprese, a stento scampate da una emergenza sanitaria che ha piegato le ginocchia al Paese. Simone Monticelli dell’Energy di Cesenatico auspica di avere presto meno restrizioni: "Seguiremo le indicazioni del protocollo, ma deve essere tolto al più presto il limite del 50 per cento, in quanto in Italia il numero di persone è già normalmente molto più limitato rispetto agli altri Stati. Lavorare con metà pubblico significa rimetterci e non possiamo permettercelo. Assumeremo più personale e faremo maggiore selezione all’ingresso. Complessivamente impiegheremo da 30 a 40 persone per serata, di cui 15 addetti alla sicurezza". L’aumento dei costi e gli obblighi delle restrizioni, ritarderanno la ripartenza a pieno regime: "Apriremo una sera a settimana, sabato 12 e 19 febbraio con i giovani dai 20 ai 35 anni, e venerdì 25 con la prima serata del format over 30 di Carnevale; a marzo decideremo le date in base ai protocolli. Siamo aziende tassate e tartassate, la luce è aumentata del 350 per cento e i prodotti sono tutti più cari, dai succhi di frutta allo Champagne, dai prodotti per le pulizie ai bicchieri, solo i guanti monouso costano meno perché ne sono stati venduti milioni. L’unico modo per uscirne sono i ristori, perché diversamente molti del nostro settore chiuderanno, per colpa di chi ha gestito in modo pessimo l’emergenza sanitaria".

Libero Cola, storico organizzatore di eventi e gestore del Vidia a Cesena, riprenderà a lavorare soltanto a fine mese: "Apriremo sabato 26 febbraio a Carnevale, recuperando gli artisti che non abbiamo potuto vedere a Natale, quindi proporremo il concerto dei Lennon Kelly. Negli appuntamenti successivi ci ispireremo ad un format di discoteca anni ’90, quindi dedicato ad un pubblico maturo. Avremo poi degli eventi live e a Pasqua ospiteremo il concerto di Motta, che la scorsa estate ha avuto un grande successo alla Rocca Malatestiana, per poi chiudere a fine aprile. Investiremo nella security e negli addetti ai controlli dei green pass, dando lavoro ad una ventina di giovani". Cola lancia un campanello di allarme condiviso anche da tutti i suoi colleghi: "Speriamo che l’emergenza non venga prorogata dopo il 31 marzo, perché l’aver avuto degli incompetenti al Governo che non conoscono l’importanza della programmazione in aziende come le discoteche, ha già causato parecchi danni al nostro settore e ha favorito l’attività degli organizzatori di feste abusive. Adesso basta".

Giacomo Mascellani