Donne e streghe, origini dei soprusi

Domani al Bonci l’incontro con l’attivista e teorica femminista Silvia Federici e la professoressa Rita Monticelli

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Le radici della discriminazione di genere affondano anche nella caccia alle streghe, il brutale fenomeno che in Europa raggiunse il suo culmine tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo. E’ la riflessione al centro dell’incontro ’Caccia alle streghe all’origine della violenza di genere’ con l’attivista e teorica femminista Silvia Federici, in collegamento da New York, e Rita Monticelli, ordinaria dell’Università di Bologna, che si terrà domani alle 17.30 al teatro Bonci di Cesena.

Federici è una delle maggiori esponenti del pensiero femminista contemporaneo e e professoressa emerita della Hofstra University. La tesi che porta avanti propone una revisione della teoria marxista semplice, ma rivoluzionaria: le discriminazioni di genere e il ruolo subalterno assegnato alle donne, con i processi di espropriazione economica e sociale che ne conseguono, sarebbero strettamente funzionali alla riproduzione dei sistemi capitalistici.

La caccia alle streghe rappresenterebbe, in quest’ottica, il tentativo perpetrato dagli stati di addomesticare la donna e di renderla adatta alla mansione di procreare e allevare la prole, istituzionalizzando il controllo sul corpo femminile come condizione necessaria del suo assoggettamento. La strega, una vecchia incapace di generare, povera, che fa morire ciò che tocca e cerca il rapporto fuori dal matrimonio, distraendo la forza-lavoro, avrebbe rappresentato infatti un pericolo per l’ordine imposto dal capitalismo.

Monticelli è studiosa di diritto e culture postcoloniali e coordinatrice del master internazionale in ’Women’s and Gender studies’. Le riflessioni delle studiose si intrecciano nell’identificazione di rappresentazioni femministe che denunciano la violenza patriarcale e coloniale mentre valorizzano le genealogie e le esperienze delle donne in nome di una cultura di equità e di etica dell’inclusione.

L’incontro, partendo dalle connessioni che innescarono la caccia alle streghe e i femminicidi di oggi, sarà l’occasione per approfondire un’altra declinazione della violenza, quella culturale e linguistica, dove si annidano discriminazione, sessismo e razzismo.

L’evento, ad ingresso libero, si lega allo spettacolo di Giacomo Garaffoni ’Voglio soltanto le ossa’, ispirato alla scomparsa di Cristina Golinucci, che debutta stasera in prima assoluta al Bonci, in scena fino a domenica. La ricerca alla base dello spettacolo trae infatti ispirazione dal libro di Federici, cardine del pensiero di genere, ’Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria’.

Entrambi gli appuntamenti si inseriscono nel programma ’16 giorni di attivismo contro la violenza di genere’ coordinato dal Comune di Cesena in collaborazione con Forum Donne, Centro Donna, Ausl Cesena, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e della Giornata mondiale dei diritti umani.