di Ermanno Pasolini
"Va dove ti porta il cuore". Con questo slogan Danila Malacarne, residente a Gambettola, da un anno vedova dell’avvocato Giuseppe Lombardi, già presidente del Rotary Club Valle del Rubicone e segretario della Accademia dei Filopatridi, è tornata dopo due mesi passati come missionaria in tre istituti in Madagascar.
Come è nata questa idea di andare in missione?
"Fion dai tempi dell’Università sono sempre stata grande amica delle suore Francescane dell’Immacolata con istituti anche a Villa Verucchio, Rimini e Forlì. Nel 1970 aprirono il primo istituto per bambini in Madagascar, ora ne hanno otto. Ogni tanto vado a trovarle a Villa Verucchio dove risiedeva mia mamma Bianca. Vedendomi sempre molto triste per avere perso marito e mamma mi hanno sollecitata a fare qualcosa per gli altri invitandomi in uno dei loro istituti in Madagascar".
Conosceva già la loro attività in Africa?
"Sì, soprattutto grazie a don Gabriel che conobbi anni fa a Savignano sul Rubicone nella parrocchia di Castelvecchio".
Che ruolo ha avuto come missionaria?
"Il mio compito nell’istituto delle suore è stato quello di svegliare i bimbi ospitati, lavarli, accudirli, dare loro da mangiare e farli giocare. Amano tanto essere coccolati perché non hanno nessuno, sono desiderosi di tanto amore. Ogni istituto ospita un centinaio di bambini e per loro per due mesi sono stata la mamma italiana".
Come si mantengono questi istituti?
"Gli istituti delle suore hanno anche le scuole fequentate da bambini esterni che pagano una retta e rimangono con le suore tutto il giorno. Per le ragazze le suore hanno una scuola di cucito. Non hanno contributi statali, ma solo l’aiuto di qualche persona benestante".
Com’è la vita negli istituti?
"Nella povertà più assoluta sono tutti felici, sono tutti allegri, sorridenti. A pranzo e a cena c’è sempre riso e a volte il brodo fatto con le foglie delle patate, pezzi di pollo, anguilla e legumi. Ma soprattutto riso".
Quale è la cosa più bella che ha tratto da questa opera al servizio degli altri?
"Il bene che scaturiva in loro nei miei confronti, trattandomi come una principessa. Dolcezza e ospitalità sono stati il massimo. Sicuramente perchè non avendo io figli oggi mi sento mamma di tutti loro. Adesso mi mancano tanto".
Come ha fatto a passare da una vita agiata alla loro vita povera?
"Mi sono sentita talmente bene per tutto l’amore che questi bimbi mi hanno dato che non mi sono accorta che sono passati due mesi".
Uno dei personaggi più amati è don Gabriel?
"Sicuramente. Con lui è nato un rapporto di stima e fiducia. Ha avuto una vita terribile piena di sacrifici, lavorando nelle risaie e studiando. Poi è venuto in Italia, si è laureato e il vescovo gli ha affidato vari incarichi. E’ direttore della radio Tsiry che è molto seguita in quanto manca quasi ovunque la televisione".
Ritornerà in Madagascar?
"Sì, nel prossimo mese di maggio e resterò alcuni mesi, cercando anche di portare aiuti a questi bambini".