È morto solo in casa senza segni di violenza

La polizia giudiziaria indaga sul decesso del cesenate di 76 anni in viale Marconi. Aveva allestito un alberello di Natale in cucina

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In queste ultime ore la polizia giudiziaria sta cercando di far luce sulla drammatica morte che ha colpito un uomo di 76 anni, Mario Ricci, trovato senza vita mercoledì pomeriggio dai vicini di casa nella sua abitazione in viale Marconi 880 a Cesena. Ieri mattina è stata incaricata dal sostituto procuratore Federica Messina l’anatomopatologa Antonella Fedele che eseguirà l’autopsia sul corpo della vittima. Dai primi accertamenti anche il medico legale sembra propendere per l’ipotesi che il 76enne sia stato vittima di un incidente domestico, forse una scossa elettrica che non avrebbre determinato la morte, ma a cui potrebbe essere seguito un malore fatale.

L’uomo è stato trovato senza vita nella cucina di casa. Steso a terra supino, privo di vestiti e a piedi nudi, con delle lucine di Natale appoggiate sul collo e con le braccia raccolte al petto e il femore rotto. Una scena che in un primo momento ha destato perplessità sulla dinamica dell’incidente, su cui la polizia sta continuando a indagare.

Nel corpo della vittima non è stato trovato alcun segno che faccia ipotizzare ad atti di forza o lesioni da parte di terzi nè vi sono segni di autolesionismo. Le uniche tracce rinvenibili sul corpo del 76enne portano i medici ad ipotizzare un arresto cardiaco. Non vi sono segni di folgorazione nel corpo, per cui sembra che non sia stata la scossa elettrica la causa della morte. Saranno comunque l’autopsia e le indagini collegate a chiarire meglio i tratti oscuri della vicenda. Nella cucina dove il 76enne ha perso la vita c’era un piccolo albero di Natale in fase di allestimento, un frigorifero in mezzo alla stanza e le lucine di Natale assieme ad altri cavi elettrici. Forse l’uomo, un idraulico in pensione, stava trafficando in casa, magari per posizionare gli allestimenti natalizi, quando qualcosa è andato storto. Nell’abitazione (una vecchia casa ereditata da una zia defunta) non è scattato il salvavita perché l’impianto elettrico sembra non fosse funzionante.

L’uomo viveva di stenti e i vicini di casa lo aiutavano ogni giorno portandogli un pasto caldo nella vecchia casa dove non aveva però preso la residenza. Una persona tranquilla e solitaria. Non era sposato e non aveva figli. Alle spalle una lunga relazione, terminata ormai da anni, con una donna con cui era rimasto in buoni rapporti.