È un errore demonizzare l’automobile

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Augusto

Patrignani*

Mi sposto scegliendo i mezzi in base alla necessità e ritengo che i sistemi della mobilità non siano un dogma, ma una scelta libera e responsabile delle persone. Ragiono pragmaticamente, e sono fautore della tollerante plurimobilità: mi rallegro dell’aumento delle piste ciclabili, auspico un miglioramento della qualità del trasporto pubblico, e come presidente di Confcommercio qualche mese fa ho guidato un convegno sulle micromobilità sostenibile e sulle cargo-bike in cui abbiamo portato a Cesena esperti di levatura internazionale a raccontarci come si stanno evolvendo in Europa gli spostamenti nei centri storici di città omologhe a Cesena. Ciò detto, aggiungo con altrettanta convinzione, che è un errore concettuale demonizzare l’auto. Che resta, tra i mezzi di spostamento, quello più usato.

Il mercato delle automobili è in continua innovazione, i veicoli sono sempre meno inquinanti, il futuro sarà elettrico senza emissione di polveri sottili: teniamone conto quando si elaborano i Piani della mobilità sostenibile nel medio e lungo termine. Il parco veicolare diventerà sempre più green. Aggiungo che la maggioranza delle persone ha bisogno dell’auto per andare al lavoro e il lavoro è una necessità, non uno svago, non una scampagnata. Certo che fa bene il Comune a incentivare per chi può l’uso delle due ruote, ma sarei più cauto nel sostenere di voler raddrizzare i comportamenti sulla mobilità delle persone, ammesso e non concesso che siano da intendere come storti.

Le case automobilistiche sfornano auto sempre meno inquinanti, le aziende di trasporto pubblico rendano più concorrenziale l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico e avanti con le piste ciclo-pedonali. Ma tolleranza per le scelte, dettate dalle necessità personali: l’automobilista, al pari dei ciclisti e del pedone, è un cittadino con la sua quota parte di senso civico e chi lo addita per partito preso come egoista ed inquinatore, a mio avviso, finisce col porsi dalla parte del torto.

* presidente Confcommercio cesenate