E45 Cesena, furgone colpito da un giunto. Tragedia sfiorata

Un detrito si stacca dalla superstrada e infrange il parabrezza. L'autista: "Vivo per miracolo"

Andrea Monti mostra il giunto da 7 chili che ha colpito il furgone (foto Ravaglia)

Andrea Monti mostra il giunto da 7 chili che ha colpito il furgone (foto Ravaglia)

Cesena, 8 marzo 2019 - Sono circa le cinque e mezza di mercoledì pomeriggio e un furgone viaggia a velocità di crociera sulla prima corsia dell’E45. Era partito da Napoli diretto a Cesena e si è appena messo lo svincolo di San Piero in Bagno alle spalle. Sembra quasi fatta, e invece all’altezza del chilometro 180, in corrispondenza di un viadotto, un’auto lo sorpassa e con le ruote colpisce un oggetto sull’asfalto che carambola in aria e subito dopo si conficca come fosse un proiettile nel cruscotto del furgone, a una ventina di centimetri di distanza dalla testa del guidatore. 

È un attimo: l’uomo al volante vede il vetro creparsi e infrangersi, ma ha la lucidità di frenare senza sbandare o perdere il controllo del veicolo, salvando la vita a se stesso e anche agli altri automobilisti. L’oggetto volante risulterà essere la parte di un giunto di raccordo della strada, del peso di circa sette chili, staccatosi dalla carreggiata dell’E45 a poca distanza dal luogo dell’incidente, che solo per miracolo non si è trasformato in una tragedia. Il giorno dopo, ieri, il giunto stradale è nel magazzino dell’azienda Euroexpress, specializzata in logistica, trasporti e installazioni hi-tech sia in Italia che all’estero.

La sede è a Panighina di Bertinoro, ma il titolare, Andrea Monti, è cesenate: "A mente fredda – commenta – non faccio che pensare a quanto siamo stati fortunati. Era molto più probabile che in una situazione del genere ora fossimo qui a piangere una tragedia piuttosto che a sospirare di sollievo. È inaccettabile che su una strada, tanto più strategica come l’E45, si sia verificata una situazione simile, che nella nostra esperienza pluridecennale non hanno nessun precedente. Andiamo, si può discutere sulle buche sull’asfalto, ma un giunto che si stacca dalla strada e si trasforma in un missile è inaccettabile. Punto e basta". 

Monti tiene tra le mani il pezzo estratto dal suo furgone. Lo stringe forte, lo ruota, lo esamina e lo soppesa. Alla rabbia si sostituisce la frustrazione: "Non è giusto – sospira – non è tollerabile. Questo pezzo non è mio, non lo voglio, che se lo riprenda chi è responsabile della cura e della manutenzione della strada. Glielo voglio portare per vedere la reazione di chi lo riceve. Vorrei che un fatto del genere fosse da monito per tutti: visto che per un enorme colpo di fortuna questa volta nessuno si è fatto male, spero che vengano adottati i giusti interventi per evitare che un episodio del genere si verifichi di nuovo, probabilmente con conseguenze ben diverse. Non mi riferisco al ripristino del singolo giunto, ma di una scrupolosa verifica su tutta l’arteria, nel nome della sicurezza di tutti. Bisogna investire sulla manutenzione ordinaria e costante. Essere costretti a quella straordinaria è una sconfitta". Il tratto nel quale si è verificato l’incidente, compreso tra San Piero in Bagno e Quarto era tra l’altro stato oggetto di una serie di lavori in tempi relativamente recenti. 

"Ovviamente – prosegue Monti - non me la prendo con chi lavora su quella strada. Anzi, ringrazio per la competenza, la disponibilità e anche l’umanità il personale della polizia stradale di San Piero in Bagno che si è premurato di restare al fianco del nostro autista, offrendo aiuto e accertandosi che non avesse accusato traumi psicologici. E lo stesso vale per il soccorso stradale di San Piero, che ha fatto ben più del dovuto, arrivando pure a ospitarmi. La vicenda però non può concludersi con un sospiro di sollievo e una scrollata di spalle: la garanzia di sicurezza sull’E45 deve essere un dato di fatto, sempre e comunque".