"Ecco come fermare la zanzara tigre"

Il gran caldo di maggio ha anticipato l’arrivo degl insetti: tutti i consigli dell’entomologo Venturelli

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Prima la pioggia e poi il gran caldo. Le zanzare ringraziano per l’anticipo di estate e i cesenati stanno già cominciando a fare i conti con le fastidiose conseguenze. "Per fortuna – spiega l’entomologo dell’Ausl Claudio Venturelli – non stiamo registrando particolari situazioni a rischio legate alla trasmissione di eventuali malattie. Resta il fastidio, che in ogni caso non può essere sottovalutato, soprattutto quando non è solo fine a se stesso. In effetti visto il contesto attuale, le premesse per i prossimi mesi non sono affatto buone: rischiamo un’estate affollatissima di zanzare. Generalmente con la temperatura intorno ai 20-25 gradi tipica di maggio, il ciclo di sviluppo dura fino a una ventina di giorni, mentre col meteo attuale i tempi si riducono a meno di una settimana. Fortunatamente però il Comune già da queste ore ha avviato gli interventi specifici, anticipando i tempi standard di un paio di settimane".

All’orizzonte ci sono alcune novità, introdotte dai protocolli della Regione: prima di tutto l’ente pubblico sarà chiamato a vigilare con continuità sul verde scolastico anche durante i mesi di chiusura degli istituti, perché non è che col suono dell’ultima campanella le zanzare si trasferiscono altrove. "In seconda battuta - prosegue Venturelli - c’è un tema molto improntate che riguarda la crescente diffusione di impianti di nebulizzazione realizzati ad hoc. Hanno un costo significativo che può arrivare anche a 5.000 euro, ma è fondamentale che gli acquirenti siano perfettamente a conoscenza delle regole da utilizzare. Se si diffondono sostanze naturali come per esempio essenze che facciano da repellente non ci sono problemi, ma se si passa all’impiego di prodotti adulticidi è necessario comportarsi secondo stringenti regole, pensate a tutela delle persone – bambini soprattutto - e degli animali domestici". In effetti il nocciolo della questione si riconduce alle disposizioni rinnovate dal Comune e valide da qui a fine ottobre. I trattamenti devono essere effettuati preferibilmente con prodotti naturali nelle ore crepuscolari-notturne; bisogna evitare che persone e animali vengano a contatto con l’insetticida, chiudere porte e finestre; non direzionare la nube irrorata su alberi da frutta e non irrorare qualunque essenza durante il periodo di fioritura; non irrorare laghetti, vasche e fontane, evitare la presenza prolungata di persone e animali domestici nell’area per almeno 2 giorni dall’irrorazione; se sono presenti orti evitare il consumo di frutta e verdura per almeno 3 giorni o quantomeno se ne consiglia un accurato lavaggio.

Luca Ravaglia