ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Ecco le ragioni del ‘no’: "Scorciatoia inutile"

Marco Casali, capogruppo di Fdi in consiglio comunale, quali sono le ragioni del ‘no’? "Tutti questi quesiti referendari nascono in un...

Marco Casali, capogruppo di Fdi in consiglio comunale, quali sono le ragioni del ‘no’? "Tutti questi quesiti referendari nascono in un...

Marco Casali, capogruppo di Fdi in consiglio comunale, quali sono le ragioni del ‘no’? "Tutti questi quesiti referendari nascono in un...

Marco Casali, capogruppo di Fdi in consiglio comunale, quali sono le ragioni del ‘no’?

"Tutti questi quesiti referendari nascono in un clima di grande confusione politica. I sindacati sono spaccati, e la sinistra arriva addirittura a rinnegare riforme come il Jobs Act che essa stessa ha promosso. È difficile prendere sul serio certe posizioni quando manca una linea coerente: prima di coinvolgere i cittadini, questi attori dovrebbero chiarirsi le idee, magari con un referendum interno".

Pensa che le persone si asterranno dal votare?

"Quanto all’astensione, è ipocrita ridurla a mancanza di senso civico. In un referendum abrogativo è una scelta politica legittima, spesso più efficace del voto contrario. Prima di fare appelli morali, bisognerebbe interrogarsi sulla responsabilità di chi propone certi quesiti e sulle reali motivazioni che li muovono".

Sul quesito relativo alla cittadinanza cosa pensa?

"In tema di cittadinanza, l’Italia si colloca ai primi posti in Europa per numero di nuove concessioni: questo dato testimonia che la nostra normativa non è affatto tra le più restrittive. Tuttavia, dobbiamo ricordare che diventare cittadini italiani non può ridursi a un mero adempimento burocratico. È un percorso che deve culminare in una piena condivisione di valori, di cultura, di senso di appartenenza. La cittadinanza non è il punto di partenza, ma un punto di arrivo: il frutto di un cammino consapevole e responsabile. In troppi casi si rischia di rovesciare questa prospettiva, privilegiando l’automatismo del diritto senza valorizzare il senso del dovere che deve accompagnarlo. C’è una visione politica, in particolare quella della sinistra, che tende a porre in primo piano i diritti, anche su temi delicati come questo. Su questioni che riguardano l’identità nazionale e il patto di cittadinanza è fondamentale riaffermare il valore dei doveri, come base per una reale integrazione e coesione sociale".

Perché il Referendum non è la soluzione?

"Pensare di risolvere questioni complesse come il precariato o gli infortuni sul lavoro con referendum abrogativi appare una scorciatoia più dettata dalla demagogia che da un reale senso di responsabilità politica".