ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Ecco le ragioni del ‘sì’: "Cambiamo la situazione"

Maria Giorgini, segretaria Cgil, la Cgil ha promosso i 4 quesiti sul lavoro, ci dice le ragioni del ‘Sì’ su...

Maria Giorgini, segretaria Cgil, la Cgil ha promosso i 4 quesiti sul lavoro, ci dice le ragioni del ‘Sì’ su...

Maria Giorgini, segretaria Cgil, la Cgil ha promosso i 4 quesiti sul lavoro, ci dice le ragioni del ‘Sì’ su...

Maria Giorgini, segretaria Cgil, la Cgil ha promosso i 4 quesiti sul lavoro, ci dice le ragioni del ‘Sì’ su questi quesiti?

"Oggi il 92% delle assunzioni, anche nella nostra provincia, avviene con contratti precari, rendendo le persone ricattabili nel lavoro e instabili nella vita. Una precarietà anche di chi è dal 2015 a tempo indeterminato che se licenziato ingiustamente non ha diritto di scegliere se tornare nel proprio posto di lavoro. Questa precarietà si ripercuote sui salari e sulla sicurezza sul lavoro, rendendo il nostro paese fanalino di coda in Europa sul potere di acquisto come su infortuni e morti sul lavoro. Con questi referendum restituiamo tutele, diritti e dignità".

Perché votare ’Sì’?

"Riteniamo giusto sostenere questo Referendum, dunque invitiamo a votare 5 sì".

Sostenete anche il quesito sulla cittadinanza?

"Sì. Questo quesito dà una risposta alle persone che sono qui da anni, magari sono nate qui o qui hanno studiato, si sono sempre attenute alle norme di legge, hanno un reddito e una regolare residenza ma devono sottostare a tutti i problemi di essere considerati per legge stranieri. Oggi la cittadinanza è concessa facilmente per diritto di sangue a persone che magari non hanno mai messo piede in Italia, mentre 2.5 milioni di persone che sono già italiane a tutti gli effetti non ne hanno diritto".

Non temete un forte astensionismo? "Certamente, ne siamo consapevoli, ma quando ti senti rispondere da un operario alla domanda ’se andrà o meno a votare’: "Questa volta sì", dopo anni che non va più alle urne, significa che una speranza c’è. E in un paese che vive l’allarme dell’astensionismo e la sfiducia nel poter migliorare le cose, siamo consapevoli che la sfida che abbiamo davanti è enorme. Ma ci sono battaglie giuste che vanno fatte anche se sono difficili. Per fare questo occorre parlare con tutti, anche con quelli che di solito a votare non ci vanno.

In sintesi Giorgini come sta andando questa campagna referendaria?

"Non si vota per questo o quel partito, per questo o quel governo, si può votare finalmente per poter cambiare la situazione: per un giorno le persone possono decidere".