Economia e diritti al centro delle sfide della rivoluzione digitale

Il presidente emerito della Corte costituzionale Flick e la figlia Caterina presentano il libro "L’algoritmo d’oro e la torre di Babele"

Migration

"L’algoritmo d’oro e la torre di Babele: il mito dell’informatica" è il titolo del libro che il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick e la figlia Caterina, esperta di diritto dell’era digitale, presenteranno venerdì alle ore 17,30, nella Sala proiezioni della Biblioteca Malatestiana. A moderare la presentazione sarà il capo di gabinetto del sindaco di Cesena e professore di diritto privato Matteo Montanari.

Lungi dall’essere un repentino cambiamento di tema, quello contenuto in questo libro rappresenta l’esito di una riflessione arguta e imprescindibile sulla lunga tenuta del modello economico-sociale che la tecnologia avanzatissima ha creato. Se per l’ambiente, però, prevale un senso di paura soprattutto di fronte alle minacce concrete del riscaldamento globale, nei confronti delle derive pericolose poste dalla civiltà digitale siamo disarmati e addirittura entusiasti. La rivoluzione digitale – non è però priva di rischi: il timore è che le tecnologie scavalchino e sostituiscano la persona anche nelle funzioni più connaturate alla sua identità e alla sua coscienza, catapultandoci in un mondo in cui i concetti di etica e responsabilità, nelle loro varie declinazioni sociali, giuridiche e politiche, perderanno significato. Il libro prova a fare chiarezza sulla questione, ponendo importanti interrogativi – soprattutto sul modo di organizzare l’economia, il lavoro, la comunicazione, il ventaglio dei diritti e dei doveri inderogabili del cittadino – e andando a rintracciare delle soluzioni ragionate, attendibili, concrete. Perché per gli autori non si tratta di formulare previsioni pessimistiche; né di prefigurarsi scenari apocalittici: si tratta di trovare un equilibrio tra la civiltà degli uomini e la ‘civiltà delle macchine’