Emergenza abitativa e caro affitti "Il Comune investa e ristrutturi"

L’ex sindaco e urbanista Edoardo Preger: "Stop alla vendita di case popolari per pagare i lavori"

di Elide Giordani

"L’emergenza abitativa a Cesena è un problema. Uno dei pochi nella nostra città, ma sicuramente il più urgente. Una priorità verso la quale il Comune devo porsi da protagonista, sennò diventa una scommessa più che la ricerca di una soluzione". Pensiero chiaro e ben sostenuto da una profonda conoscenza del problema quello di Edoardo Preger, architetto, urbanista, già sindaco di Cesena dal 1992 al ’99.

A che punto siamo architetto Preger sulla via, non certo facile, della soluzione?

"Ben venga l’intenzione del Comune di elaborare un piano casa in risposta allo squilibrio tra offerta e domanda di immobili a locazione abitativa. Partiamo finalmente con la definizione di una strategia generale".

Come si è arrivati alla situazione attuale in cui la ricerca di una casa da affittare ha rivelato un profondo disagio?

"Sono 40 anni che i governi del nostro Paese hanno rinunciato all’edilizia pubblica, puntando tutto sulla proprietà. Inevitabile restare appesi alle disponibilità all’affitto da parte dei proprietari, benché, in caso di bisogno, chi cerca casa venga aiutato. Nel frattempo il patrimonio pubblico si è andato impoverendo. A Cesena questo problema è stato aggravato dalla presenza degli studenti universitari fuori sede, dall’attrattività di alcune aziende e da 10 anni di crisi immobiliare, mentre, grazie all’immigrazione, la popolazione in cerca di affitto è cresciuta".

Perché, allora, l’affitto ha continuato ad essere considerato un elemento residuale?

"Perché le famiglie che abitano una casa in affitto sono il 1520 per cento. Ma oggi acquistare una casa ed accendere un muto è diventato oneroso. In più molti non vivono una situazione definitiva e dunque preferiscono una locazione temporanea. Ma non la trovano. Sono talmente poche le case disponibili in città che sono meno delle agenzie on line che lucrano sull’iscrizione ad una fantomatica lista di possibilità che, in realtà, offre solo un certo numero di case civetta. Una speculazione sulla disperazione della gente che costa fino a 250 euro".

Come incidono le case sfitte conteggiate in città in circa 3 mila?

"Gli appartamenti vuoti ci sono sempre stati, rispetto ad un patrimonio cittadino di oltre 40 mila unità abitative è un numero fisiologico".

Qual è il problema, allora?

"Il punto vero è che mancano le case popolari. Non si può continuare ad alienare case di edilizia popolare per cercare i fondi con i quali restaurare quelle che restano. Bisogna che il Comune ne faccia una priorità anche rispetto ai giardini, alle piste ciclabili e altro. Se per mettere a posto 50 case serve un milione, si tira fuori un milione dal bilancio. E non si dica che non ci sono le imprese edili disponibili per i lavori, con la fine del superbonus ce ne saranno tante".

Col quartiere Novello, nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, di appartamenti in affitto dal 2024 ce ne saranno oltre 300. Non basteranno?

"Arriva in ritardo, purtroppo, ma è stata una scelta lungimirante, anche se c’è stato chi ha fatto i flashmob contro. Ora parte con 100 appartamenti, ma non bastano, bisogna partire subito con 200. Andranno via in un batter d’occhio. Sono case in social housing a lungo termine, all’80 per cento in affitto, e ci sono tante famiglia in grado di pagare una casa di 100 metri quadri per circa 400 euro al mese. E’ stata una fortuna per Cesena avere questa opportunità finanziata da Cassa Depositi e Prestiti sul terreno messo a disposizione dal Comune".

Determinerà un crollo del valore degli affitti attuali?

"Darà innanzitutto una risposta a chi oggi non trova una casa da affittare. Il resto è rappresentato da un mercato esiguo, assolutamente insufficiente".

Che ruolo continuerà ad avere la Fondazione per l’affitto?

"Ha messo in campo circa 140 appartamenti fornendo garanzie tra i locatari e i proprietari, ma non cresce perché di altri appartamenti non ce ne sono. Potrebbe avere altre funzioni come gestire un prestito ai proprietari per ristrutturare e mettere a disposizione i propri appartamenti".