ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Emergenza senzatetto in città: "Li andiamo a cercare nelle strade per portarli negli alloggi notturni"

L’assessora ai servizi sociali fa il punto. "Purtroppo molti non si fanno aiutare. Sono disponibili oltre 50 posti"

L’assessora comunale alle politiche del welfare e dei servizi sociali Carmelina Labruzzo

L’assessora comunale alle politiche del welfare e dei servizi sociali Carmelina Labruzzo

Lo spaccato più drammatico del forte disagio abitativo che attanaglia il nostro territorio – disagio abitativo esteso considerato il problema numero uno da politica, forze sociali ed economiche – è l’emergenza dei senza tetto in città, che sta acuendosi, stando agli osservatori più accreditati.

Assessora ai servizi sociali Carmelina Labruzzo, il direttore della Caritas diocesana Ivan Bartoletti Stella ha comunicato che nel 2024 sono stati censiti dall’associazione che fa capo alla chiesa locale 264 senza tetto. Come può commentare questo dato che pare rilevante?

"Premetto che attendo di documentarmi sui dati completi del dossier Caritas, che sino all’anno scorso venivano presentati in assemblea pubblica. Sto entrando in possesso del materiale e sarà molto utile prenderlo in esame. Quanto alle persone prive di casa, il numero reso noto da Caritas riguarda un bacino territoriale più ampio di quello del nostro comune. In ogni caso è un dato ragguardevole, e lo è anche quello cesenate, sia pur minore. Siamo di fronte a decine e decine di casi di persone che si sono spesso cronicizzati e sui quali non è facile intervenire perché gli aiuti vengono rifiutati".

Che azioni mettono in campo i Servizi sociali del Comune?

"Tutto parte dallo sportello d’ascolto per la presa in carico riservata a chi ha residenza nel Comune. Il lavoro di avvicinamento in strada è sempre in capo alle Unità di strada ’via delle stelle’e che una volta alla settimana si recano nei luoghi dove abitualmente stazionano i senza tetto avvicinandoli con un approccio leggero e paziente, per avviare un rapporto da cui poi scaturisce la proposta di un percorso di affrancamento dal bisogno che posso avviarsi dall’entrata in una delle strutture a disposizione".

Quali sono le strutture di accoglienza?

"Tra i servizi a bassa soglia figura il centro diurno aperto tutti i pomeriggi nei locali Auser a palazzo Guidi gestito dalla cooperativa ‘Piazza Grande’. Pienamente funzionante anche nei mesi estivi è il dormitorio centro di accoglienza notturna in piazzetta Ravaglia che viene proposto a tutti i senza tetto che stazionano per strada. Qualcuno non ne vuole sapere mentre altri si affidano".

Il comune di Cesena dispone di altri edifici per l’accoglienza notturna?

"Ne abbiamo altri due. Nella frazione di Oriola gestito dall’Arci e al Vescovado in collaborazione con la Caritas diocesana".

Che capienza hanno queste strutture?

"Il dormitorio di piazzetta Ravaglia ha 22 posti più tre dell’intervento sociale, destinati cioé persone segnalate dal Pronto Soccorso o dalle forze dell’ordine che necessitano di accoglienza. In Vescovado i posti sono dodici e ad Orioli sedici, che uniti al dormitori, fanno superare i cinquanta. Ciò che ci sforziamo di fare lavorando in rete anche con i l tavolo di coesione sociale è elaborare progetti per aiutare le persone a uscire dal bisogno e reinserirsi nella vita sociale e lavorativa, attraverso un accompagnamento premuroso".