Enrico Pieri: "Farò l’ambasciatore"

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Enrico Pieri, classe 5 A, spaventato dal ritorno dell’esame tradizionale?

"Ero contento invece, non tanto perché sia un secchione che vuole studiare a tutti i costi, ma perché ero consapevole che sarebbe stato un esame impegnativo e gratificante rispetto a quello degli ultimi due anni. Sono soddisfatto del risultato, mi aspettavo il voto massimo e speravo nella lode".

Che cosa vuole fare da grande?

"Per ora mi iscriverò a Scienze internazionali e diplomatiche a Forlì. Il mio sogno sarebbe lavorare come diplomatico in un’ambasciata, preferibilmente all’estero. Mi vedo infatti proiettato fuori dall’Italia, ma chissà il futuro potrebbe riservare delle sorprese". Programmi a breve termine invece?

"Mi sono preso luglio per riposare, mentre ad agosto è probabile che faccia qualche lavoretto per evitare la noia. Eventuali viaggi sono dunque rimandati a settembre".

Ha avuto modo di sfruttare le lingue che ha studiato al liceo?

"L’anno scorso ho fatto uno stage, esterno rispetto a quelli organizzati dalla scuola. Sono stato all’Ufficio turistico della mia città, Cesenatico, ubicato sotto il Palazzo del Turismo. Non sono stato molto a contatto con l’utenza, ma quando capitava ho parlato soprattutto inglese".