"Esclusi dalla festa, un grave danno"

Michele Massaro sollev il caso dei banchetti vietat in via Strinati e in centro per motivi di sicurezza

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"La Fiera di San Giovanni è – con le dovute proporzioni – un appuntamento paragonabile a quello pre natalizio: per i commercianti un’importante occasione per arrotondare gli incassi. Quest’anno però il nostro negozio dovrà rinunciarvi". La recriminazione è di Michele Massaro, storico esercente, titolare della gastronomia Orocarni in via Strinati e socio dell’associazione Centro Anch’Io. Il nodo sta in effetti proprio nell’ubicazione dell’attività, visto che quest’anno in via Strianti non saranno allestite le banchette della fiera. "Mi hanno spiegato - commenta Massaro - che la ragione è da attribuire al fatto che in via Strianti, come d’altra parte nelle altre strade limitrofe a quella, tutte di dimensioni ridotte, non ci sarebbero ancora le condizioni per svolgere eventi senza rischiare di incorrere in problemi. Ne prendo atto, però spiace, anche perché dopo essere stati ‘esclusi’, ecco arrivare la proposta – a pagamento, di coinvolgere un esperto del settore per arredare a tema le nostre vetrine. Diciamo che alcuni colleghi non la hanno presa bene… Per quello che mi riguarda, proverò a chiedere la possibilità di collocare all’esterno almeno un paio di punti d’appoggio per i clienti della nostra serata speciale del panzerotto…". Massaro conclude con un’amara considerazione: "Il mio scopo non è contestare una scelta singola, che rispetto, auspicando che l’anno prossimo si possa tornare alla normalità, ma considerare che l’attenzione del Comune nei nostri confronti pare essere in calo: ad ogni occasione un disagio in più: dalla riduzione dei posti auto. Un esempio? Una volta a San Giovanni l’area degli spettacoli era in piazza Aguselli: c’erano il palco e gli stand che favorivano anche le realtà locali. Ora si svolge ai Giardini di Serravalle, che sono bellissimi, ma che hanno tolto afflusso a un altro spicchio di città".