Ex Lavatoio, obiettivo nuovo centro culturale

Il progetto di ristrutturazione arriva in consiglio comunale. Si punta ad intercettare fondi regionali

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di Giacomo Mascellani

Il progetto di ristrutturazione dell’ex Lavatoio pubblico sbarca in consiglio comunale. Fra gli argomenti all’ordine del giorno della seduta convocata oggi alle 19 nel Palazzo municipale di via Moretti, quello più importante riguarda l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica di riqualificazione del fabbricato. L’amministrazione vuole partecipare al bando regionale dell’Emilia-Romagna per la presentazione di progetti relativi ad interventi di restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, per poter intercettare dei finanziamenti e realizzare i lavori necessari. La riqualificazione dell’ex Lavatoio iniziò nei primi anni del nuovo secolo e nel 2011 sembrava fossero in dirittura finale. Tuttavia un contenzioso scoppiato tra la ditta aggiudicatrice dell’appalto e l’amministrazione comunale dell’epoca, aveva ingessato tutto, bloccando la realizzazione di un edificio destinato ad iniziative culturali.

La struttura, considerata di valore storico testimoniale, si affaccia in via Cecchini e ha il retro sul parcheggio di San Giacomo. Su una commessa di circa un milione di euro, rimanevano da realizzare lavori per circa 100mila euro, ma già sei anni fa i tecnici ipotizzarono che ce ne sarebbero voluti molti di più, perché si sono deteriorati alcuni manufatti, inclusi quelli nuovi, tant’è che oggi occorrono 1 milione e 150mila euro. La ditta che si era aggiudicata la commessa, con sede nella provincia di Salerno, aveva tolto armi e bagagli nel giugno 2011. Il Comune non ha potuto fare altro che denunciare il fatto, ritenendo la ditta inadempiente, tuttavia, come sovente accade in questi casi, ci sono voluti anni prima di riuscire ad estrometterla dalla partita.

Ora l’obiettivo dell’attuale amministrazione è riuscire a ricavare nell’ex Lavatoio un nuovo centro per le iniziative culturali, un terzo punto del Museo della Marineria, dove allestire un laboratorio dove eseguire le manutenzioni delle barche ed organizzare attività legate all’arte. Il bando della regione è dunque una buona opportunità per il Comune. Ricordiamo che il Lavatoio pubblico venne realizzato ben 110 anni fa, nel 1912, da Amilcare Zavatti, l’ingegnere di Cesena che nei primi anni del ‘900 ebbe un ruolo fondamentale nella prima organizzazione urbanistica moderna di Cesenatico come la vediamo ora. All’epoca la struttura era innovativa, in quanto, sul fronte del lavatoio, vennero costruite due casine con camino, sede di una stazione di disinfestazione del bucato. Ciò attraverso un sistema che consentiva la produzione di vapore e acqua calda.