Ex Macello, la battaglia si sposta in tribunale

La società Motorissima ha presentato ricorso al Tar contro la delibera della giunta Lattuca che ha revocato la concessione

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di Paolo Morelli

Si complica sempre più la questione dell’ex Macello, l’immobile di proprietà comunale che si trova nella centrale via Mulini, in concessione dal 2005 alla società Motorissima che ne ha curato il restauro e la ristrutturazione trasformandolo in polo a servizio dell’Università (gestito da Serinar) e dei suoi studenti. La concessione del diritto di superficie era stabilita in 54 anni, ma nel febbraio scorso la giunta comunale guidata dal sindaco Enzo Lattuca ha avviato la procedura per revocare la concessione adducendo come motivazione il mancato rinnovo della fideiussione a garanzia dell’erogazione dei servizi e dell’integrità dell’immobile, scaduta nel 2019. Non si sa quale sia la reale motivazione che ha mosso il Comune, visto che non ha mai contestato inadempienze alla società Motorissima, né ha provveduto a escutere la fideiussione scaduta nel 2019 che non ha neppure restituito alla società concessionaria, la quale ha comunque provveduto ad accenderne un’altra.

Negli ultimi giorni sono accaduti diversi fatti nuovi: giovedì scorso la giunta ha presentato in consiglio comunale la proposta di iscrivere un debito fuori bilancio da 1 milione 406 mila euro per la risoluzione anticipata della concessione dell’ex Macello, dopo avere invano tentato una transazione proponendo a Motorissima il versamento di 1,2 milioni di euro. Ma la società rappresentata da Andrea Suzzi Barberini pare intenzionata a continuare nell’opera intrapresa, anche perché la concessione prevede un onere ben maggiore a carico del Comune: i costi sostenuti dalla società, al netto degli ammortamenti, maggiorati del 35 per cento a titolo di mancato guadagno. Una somma che, a occhio e croce, potrebbe arrivare al doppio di quella approvata dal consiglio comunale, e in ogni caso va ben oltre i due milioni di euro.

Pochi giorni prima la società Motorissima aveva notificato all’amministrazione comunale un ricorso al Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna, redatto dall’avvocato Stefano Spinelli con studio in Piazza del Popolo, nel quale chiede l’annullamento della delibera di giunta con la quale si revoca la concessione alla società Motorissima e di tutti gli atti conseguenti. Pesanti le contestazioni che l’avvocato Spinelli muove al Comune di Cesena, a cominciare da eccesso di potere per ingiustizia manifesta, illogicità, erronea individuazione e valutazione dei presupposti, travisamento dei fatti, difetto di istruttoria, contraddittorietà, cattivo uso e sviamento del potere, violazione del principio di buon andamento della pubblica amministrazione, e altro ancora. L’inizio della trattazione davanti al Tar non è ancora stato fissato.