Ex voto, così l’artista è uscita dal suo bozzolo

Svelato il mistero sull’autrice dell’opera abbandonata all’ex Pescheria: si chiama Susanna Lelli, studentessa cesenate all’Accademia di Brera

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di Raffaella Candoli

Un ex voto è un atto di fede e non ha bisogno di essere vergato con un nome. Per chi crede, c’è chi sa. Ma quell’anonimo quadretto votivo alla Madonna del Monte abbandonato nei giorni scorsi davanti ai cancelli chiusi dell’ex Pescheria aveva stimolato la curiosità tutta terrena di attribuirgli un autore. Anzi autrice. Che al fine si è palesata. È femminile infatti, la mano che ha eseguito "La farfalla che esce dal bozzolo" e che lo ha lasciato lì dove fino al 16 ottobre sono esposte tavolette votive contemporanee d’artista nell’ambito della mostra intitolata "Artisti con grazia. Immagini votive del nostro tempo", organizzata dalla Comunità monastica e dalla Società Amici del Monte. Dopo alcuni giorni di ipotesi e interrogativi sulla sua paternità o maternità e la finalità del gesto, il mistero è risolto. L’attribuzione va a Susanna Lelli, 28 anni, cesenate, studi compiuti all’Accademia di Belle Arti di Brera e che si è sentita in dovere di consegnare una lettera di spiegazioni presso la Galleria stessa. "L’avere visto sul Carlino – ci racconta Susanna – che il mio atto innocente aveva guadagnato uno spazio sulla pagina, suscitato curiosità e che a quanto pare la mia firma a pennello risulta di non facile lettura, ho ritenuto di dover motivare il mio comportamento. Semplicemente ero andata a visitare la mostra e l’aver visto degli ex voto contemporanei ha acceso in me il desiderio che mi frullava in testa da un po’, realizzare un mio ex voto ricordando nel contempo la memoria di mia nonna che mi portava alla Basilica mariana proprio a vedere quei piccoli quadri pieni di storie e vicende di persone. E così, tornata a casa, anche se non sorretta da un credo religioso in senso tradizionale, ho dipinto il mio ex voto e l’ho portato all’ex Pescheria trovandola chiusa. E siccome speravo che la sua destinazione potesse essere quella l’ho lasciato lì davanti".

In seguito ad un inaspettato "clamore", Susanna ha scritto le sue spiegazioni: "Nella vita – spiega – si dovrebbe nascere due volte, la prima da nostra madre, la seconda da noi stessi, quando comprendiamo perché siamo al mondo. E io sono così come quella farfalla, ancora al sicuro nel bozzolo, ma con le ali spiegate. E non potrei essere più grata di così alla vita per questa rivelazione. È un po’ come una resurrezione, una morte dell’animo miracolosamente scampata… Considero il mio gesto di abbandonare l’ex voto parte del lavoro d’artista, come si faceva fuori dai monasteri con i figli che non si aveva la possibilità di allevare. È un grande gesto d’amore!" Orlando Piraccini, curatore dell’allestimento, al di là delle intenzioni della pittrice, che con la sua opera ha trovato accoglienza tra le altre esposte, aveva comunque giudicato la tavoletta di buona fattura artistica e meritevole di essere messa in mostra.