
Don Vittorio Mancini con il suo ultimo libro su Fiumicino
Festa grande, domani, a San Giovanni in Compito di Savignano, per i 60 anni di sacerdozio di don Vittorio Mancini, nato a Gemmano il 17 febbraio 1941 e ordinato sacerdote il 29 giugno 1965. La festa vedrà la celebrazione della messa alle 20 nel campo sportivo di San Giovanni in Compito, la parrocchia che guida dal 1977. Forse è l’unico prete a non avere mai cambiato paese. Terminata la messa ci sarà la cena a offerta libera sotto il tendone davanti al circolo parrocchiale.
A San Giovanni in Compito, storica frazione di Savignano, c’è la Pieve Millenaria del VI secolo. Allora quando don Vittorio Mancini arrivò, c’erano poche famiglie di contadini. Poi il boom, la nascita del quartiere Cesare, più di mille nuove case e oggi diventato il più popoloso di Savignano. Nel 1978 la nuova chiesa nel cuore del quartiere Cesare progettata dall’architetto Ilario Fioravanti e don Vittorio Mancini si trova così a guidare due chiese: Cesare e San Giovanni in Compito in due quartieri con 4.200 abitanti e 1.400 famiglie.
Un compito non facile, ma don Vittorio, 84enne ancora in piene forze con il vescovo di Rimini che lo ha sempre lasciato al suo posto, è sempre stato amatissimo dai parrocchiani e non. Un prete timido, riservato e le sue giornate fatte di preghiera, lodi al Signore, conversazioni con i giovani e gli anziani e soprattutto con chi ha bisogno di una buona parola in questo mondo di avversità. Da qualche anno si prende cura anche del santaurio della Beata Vergine delle Grazie di Fiumicino sul quale ha pure scritto un libro.
Dall’inizio dell’anno a Savignano è arrivato don Paolo Bizzocchi 37enne, in aiuto ai parroci di Savignano e anche a don Vittorio, un uomo semplice che ha celebrato la Messa del 60° con la stessa veste con la quale sessanta anni fa celebrò la prima.
Ha detto don Vittorio Mancini: "Mi sono preparato visitando il cimitero di Gemmano e di San Giovanni in Compito. Chiamo a essere presenti a questa liturgia i miei genitori Salvatore e Assunta che ricordo commossi quando divenni sacerdote. Avrei voluto che i miei genitori mi avessero accompagnato di più in questo mio ministero. Il vescovo Emilio Biancheri mi affidò alla sapienza sacerdotale di don Riccardo Cesari parroco di Savignano. Ho avuto la fortuna di avere in seminario come guida spirituale don Oreste Benzi. Nel 1977 il vescovo Locatelli mi promosse parroco di San Giovanni in Compito. Non ho mai cercato promozioni e carriere. Ricordo un grande parroco amico il compianto don Sisto Magnani di Crocetta di Longiano, i frati di Longiano e la comunità Piccola Famiglia dell’Assunta a Montetauro, fino agli anni ’80 in via Montilgallo. Mi hanno sempre chiamato ’don baseball’ per la mia grande passione per questa pratica sportiva e ringrazio Mike Romano il più grande lanciatore di baseball in Italia. Non cambierei questa parrocchia con nessun’altra. Grazie a tutti".
Ermanno Pasolini