ELIDE GIORDANI
Cronaca

Festival malatestiano della libertà: "Patrocinio comunale inopportuno"

La critica di Guido Pedrelli, ex dirigente di Confesercenti e scrittore: "E’ un’iniziativa di parte"

L’intervento del sindaco Enzo Lattuca in apertura del convegno nell’aula magna della manifestazione. Il festival è stato promosso da Nazione Futura, Valori e Libertà, Confcommercio cesenate (foto Luca Ravaglia)

L’intervento del sindaco Enzo Lattuca in apertura del convegno nell’aula magna della manifestazione. Il festival è stato promosso da Nazione Futura, Valori e Libertà, Confcommercio cesenate (foto Luca Ravaglia)

C’è chi non si è limitato ad ignorare il Festival Malatestiano della Libertà organizzato nei giorni scorsi dall’Associazione Nazione Futura presieduta dall’editore cesenate Francesco Giubilei. Il patrocinio concesso dal Comune all’evento, che ha schierato nomi di rilievo del pensiero nazionalista e conservatore (ma anche capisaldi della sinistra come Gianni Cuperlo), continua a innescare scoppi di dissenso. Scrive, ultimo della serie, Guido Pedrelli, a lungo ai vertici di Confesercenti, anche nazionale, oggi soprattutto scrittore. "Dite che il sindaco – scrive Pedrelli facendo riferimento a un altro botta e risposta con un lettore altrettanto critico – rappresenta tutti i cittadini. Ovvio. Ma soprattutto rappresenta gli elettori che l’hanno votato (65 per cento) non solo per come asfalta le strade, ma anche per gli ideali, la politica, il programma sociale che ha presentato in campagna elettorale. Questa amministrazione ha un programma di centro sinistra e antifascista che mal si sposa con quello di Nazione Futura. Con questa logica il sindaco dovrebbe dare il patrocinio anche ai cesenati di Forza Nuova o Casa Pound che organizzano incontri".

E rincara: "Nel suo ultimo numero la rivista Nazione Futura titolava ‘Come on, Trump’, con sottotitolo ‘Perché l’amministrazione Trump è una buona notizia per l’Italia’. Andate a chiederlo alle università americane private dei fondi perché sospettate di essere di sinistra se è una buona notizia. A Zelenski, al quale ha tagliato gli aiuti per combattere per la libertà dell’Ucraina, ai milioni di lavoratori nel mondo licenziati a causa dei dazi e ai pensionati che per i crolli di borsa vedono massacrati i risparmi nei fondi pensione".

"Ebbene, sì, sono un fazioso – è l’autoaccusa assolutoria di Pedrelli –. Sono un fazioso antifascista, un fazioso della giustizia, delle libertà (tutte), un fazioso del libero pensiero. Fazioso contro la guerra perché io l’ho vissuta, subita e sofferta".

Conciliante e in perfetto allineamento con l’obiettivo del suo festival l’editore Giubilei: "Venga Guido Pedrelli alla prossima edizione del festival Malatestiano. Avrà come tutti la possibilità di esprimere il suo pensiero. Come l’hanno fatto Cuperlo, Craxi, Pecoraro Scanio, Tiziana Ferrario, espressioni come diversi altri di una iniziativa bipartisan. A noi non interessa che chi viene si dichiari di destra o di sinistra. Ciò che ci importa è lo scambio delle idee e che sia un evento culturalmente di qualità. Non so se sia così anche in altre situazioni". "Pedrelli considera il termine Nazione una vicinanza ai nazionalismi e ai populismi di destra che teorizzano l’uscita dall’Europa? – è la domanda di Giubilei –. E’ una parola presente in più parti della Costituzione, basta leggerla".

Ma l’elezione di Trump è davvero una buona notizia per l’Italia? "Quel titolo si riferisce ad un numero della rivista al cui interno c’erano tante prese di posizione, non solo quella. Si può non essere d’accordo. C’è spazio per tutti. Ma è surreale che si chiami in campo CasaPound".

Dal canto suo il sindaco Enzo Lattuca, a commento della missiva di Pedrelli, non si discosta da quanto espresso nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione del Festival: "Merita il patrocinio del Comune per il suo valore culturale e di confronto, poiché non censura il pensiero di altre parti politiche". E non si è censurato neppure lui quando, togliendosi un sasso dalla scarpa, ha evidenziato che "vi partecipano giornalisti di testate che dopo l’alluvione hanno titolato ‘Sott’acqua il modello rosso’".

Il Comune peraltro non ha dato un contributo economico e la manifestazione è sorretta principalmente dalla Confcommercio.